Ten years ago the jurisprudence of the European Court of Human Rights was equated to sub constitutional law by the Constitutional Court, thus revolutionizing the hierarchy of the sources of the Italian jurists of the second half of the XXth century. After a survey of the difficulties in transposing a European rule in Italian jurisprudence, the author examines one of the most well known and controversial rule, the one that establishes the conditions to change an acquittal into an appeal.​

Dieci anni fa la Corte costituzionale, attribuendo il rango di norme interposte alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, rivoluzionava la gerarchia delle fonti alla quale erano abituati gli interpreti italiani che si erano formati nella seconda metà del Novecento. Dopo aver riferito delle difficoltà che s’incontrano nell’elaborare una regola europea fruibile dall’interprete italiano, l’autore esamina una delle regole più note e controverse, quella che detta le condizioni affinché sia possibile riformare in appello una sentenza d’assoluzione.

(2017). Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu. La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione [journal article - articolo]. In ARCHIVIO PENALE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/179789

Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu. La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione

Pasta, Alessandro
2017-01-01

Abstract

Ten years ago the jurisprudence of the European Court of Human Rights was equated to sub constitutional law by the Constitutional Court, thus revolutionizing the hierarchy of the sources of the Italian jurists of the second half of the XXth century. After a survey of the difficulties in transposing a European rule in Italian jurisprudence, the author examines one of the most well known and controversial rule, the one that establishes the conditions to change an acquittal into an appeal.​
articolo
2017
Dieci anni fa la Corte costituzionale, attribuendo il rango di norme interposte alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, rivoluzionava la gerarchia delle fonti alla quale erano abituati gli interpreti italiani che si erano formati nella seconda metà del Novecento. Dopo aver riferito delle difficoltà che s’incontrano nell’elaborare una regola europea fruibile dall’interprete italiano, l’autore esamina una delle regole più note e controverse, quella che detta le condizioni affinché sia possibile riformare in appello una sentenza d’assoluzione.
Pasta, Alessandro
(2017). Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu. La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione [journal article - articolo]. In ARCHIVIO PENALE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/179789
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