La Corte costituzionale e le questioni tecnico-scientifiche in materia sanitaria

To date, when health issues of a high scientific or technical complexity have been referred to it, the Italian Constitutional Court has never used its preliminary powers of investigation to request technical-scientific data. The Court leaves to the legislator the task of regulating the scientifically relevant cases and reviews the use of scientific data only in the presence of evident unreasonableness. Furthermore, the Court recognizes ample spaces of autonomy to medical sciences, both in relation to the Court’s own review and more generally vis-a-vis the discretion of the legislator and the powers of the judiciary. Ultimately, the Judge of the laws tends to insert scientific data into a complex and comprehensive evaluation, based on the principle of reasonableness, which tends to orient medical sciences and laws towards complementarity and mutual integration.

Finora, quando le sono state rimesse questioni di elevata complessità tecnico-scientifica in materia sanitaria, la Corte costituzionale non ha mai usato i suoi poteri istruttori per richiedere dati o elementi tecnico-scientifici. Essa lascia il compito di regolare i casi scientificamente rilevanti al legislatore, riesaminando l’uso che quest’ultimo ha fatto di quei dati solo in caso di evidente irragionevolezza. Inoltre, riconosce spazi di autonomia a favore della scienza medica, rispetto sia alla discrezionalità del legislatore che ai poteri dell'autorità giudiziaria, oltre che in relazione al proprio stesso sindacato. In definitiva, il Giudice delle leggi tende a inserire i dati scientifici in una valutazione complessa e complessiva, basata sul principio di ragionevolezza, che tende a orientare la scienza medica e le norme giuridiche verso la complementarità e l'integrazione reciproche.