Il presente contributo analizza la disciplina nazionale in materia di residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche, evidenziando come – talvolta – siano ivi previsti criteri di collegamento con il Paese estremamente formali. Tale formalismo puo` condurre a conseguenze alquanto criticabili, come – ad esempio – l’ingiusta localizzazione in Italia della residenza fiscale di una persona fisica residente all’estero che solo formalmente risulta iscritta nell’Anagrafe italiana della popolazione residente; oppure allorquando “consente” di non assoggettare ad imposizione in Italia le nuove realta` commerciali basate su innovativi modelli di business che, sfruttando la presenza online, non sono qualificabili come residenti fiscalmente in Italia, pur potendo eventualmente ivi rinvenirsi – di fatto – la residenza. In conclusione, il presente contributo, analizzando quanto previsto ex lege nazionale in materia di residenza fiscale e comparando tale disciplina con quanto previsto in altri ordinamenti, vuole porre in evidenza alcune delle conseguenze (poco condivisibili) derivanti dall’applicazione di taluni criteri di collegamento “formali” previsti dal t.u.i.r., volendo anche contribuire al dibattito in essere afferente i possibili strumenti di politica fiscale atti ad assoggettare ad imposizione la digital economy.
(2021). La disciplina della residenza fiscale: i criteri dell' iscrizione anagrafica e della sede legale ed il loro formalismo, alla luce dell'evoluzione tecnologica e dei nuovi modelli di attività economiche. [journal article - articolo]. In DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/180805
La disciplina della residenza fiscale: i criteri dell' iscrizione anagrafica e della sede legale ed il loro formalismo, alla luce dell'evoluzione tecnologica e dei nuovi modelli di attività economiche.
Bertocchi, Federico
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo analizza la disciplina nazionale in materia di residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche, evidenziando come – talvolta – siano ivi previsti criteri di collegamento con il Paese estremamente formali. Tale formalismo puo` condurre a conseguenze alquanto criticabili, come – ad esempio – l’ingiusta localizzazione in Italia della residenza fiscale di una persona fisica residente all’estero che solo formalmente risulta iscritta nell’Anagrafe italiana della popolazione residente; oppure allorquando “consente” di non assoggettare ad imposizione in Italia le nuove realta` commerciali basate su innovativi modelli di business che, sfruttando la presenza online, non sono qualificabili come residenti fiscalmente in Italia, pur potendo eventualmente ivi rinvenirsi – di fatto – la residenza. In conclusione, il presente contributo, analizzando quanto previsto ex lege nazionale in materia di residenza fiscale e comparando tale disciplina con quanto previsto in altri ordinamenti, vuole porre in evidenza alcune delle conseguenze (poco condivisibili) derivanti dall’applicazione di taluni criteri di collegamento “formali” previsti dal t.u.i.r., volendo anche contribuire al dibattito in essere afferente i possibili strumenti di politica fiscale atti ad assoggettare ad imposizione la digital economy.File | Dimensione del file | Formato | |
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