Rileggere Mario Novaro

The purpose of the essay is to study the poetic collection Murmuri ed Echi by Mario Novaro (1868-1944) and to highlight some of its most relevant aspects, summarising a critical framework that appears to be fairly consolidated by now. In particular, the analysis dwells on the following points: 1) the oscillation between prose and verse, as witnessed by the collection’s publishing history; 2) the heterogeneity of the metrical solutions adopted, ranging between continuity with tradition and experimentalism; 3) the coexistence of speculative and lyrical moments; 4) the constant confrontation between thought and nature. These aspects make Murmuri ed Echi, despite its limitations, a significant example of early 20th-century Italian poetry.

Il saggio si propone di studiare la raccolta poetica Murmuri ed Echi di Mario Novaro (1868-1944) e di evidenziarne alcuni degli aspetti più rilevanti, sintetizzando così un quadro critico che appare ormai abbastanza consolidato. In particolare, l’analisi si sofferma sui seguenti punti: 1) l’oscillazione tra prosa e verso, testimoniata dalla stessa storia editoriale della raccolta; 2) l’eterogeneità delle soluzioni metriche adottate, sospese tra la continuità con la tradizione e lo sperimentalismo; 3) la compresenza di momenti propriamente speculativi e di momenti lirici; 4) il costante confronto tra pensiero e natura. Si tratta di aspetti che rendono Murmuri ed Echi, pur con i suoi limiti, un esempio significativo della poesia italiana di inizio Novecento.