Anti-Europeanism and anti-Americanism are particular sentiments going beyond the geographical borders of the West. They are a part of a cultural dimension affected by the period of decolonization, the ideological struggle of a bipolar world and by a certain idea aimed at establishing a “Third way”. This will be the case of Africa and Asia, in its south-eastern part: India, but also in one of the most dichotomous countries of the western part of this continent: Iran, in which a positive feeling towards America will be opposed to an anti-British sentiment. During the Sixties, because of the autocratic regime of the Shah, this feeling will turn into a fierce anti-Americanism that will become an icon and an anti-Western political tool which will characterise the propaganda and the narrative of the last 60 years of the Iranian political history.

L’antieuropeismo e l’antiamericanismo sono sentimenti che varcano i confini strettamente geografici dell’Occidente e, giocoforza, trovano rilievo ed una loro precipua collocazione in una dimensione culturale che risente dell’epoca della decolonizzazione, della lotta ideologica, inserita in un contesto sì bipolare, ma anche di ambizioni di Terza Via. Così sarà in Africa ed in Asia, nelle sue propaggini sud-orientali, indiane, ma anche in uno dei paesi più dicotomici della parte occidentale di questo continente: l’Iran, nel quale un sentimento inizialmente filo-americano si contrapporrà a pulsioni antibritanniche, sino a mutare in un acceso antiamericanismo, che diverrà icona e strumento antioccidentale. I livelli di tali sentimenti saranno molteplici, funzionali ora alla dimensione interna, ovvero al consolidamento di un fragile potere uscito dalla Rivoluzione del 1978-79 e messo immediatamente alla prova da un drammatico quanto durissimo conflitto con l’Iraq, ora a quella esterna, nel tentativo di identificare un nemico comune da combattere, per coagulare le varie componenti militanti che avevano condotto alla rovinosa caduta della monarchia Pahlavi. Attraverso l’attento uso della propaganda, i sermoni, gli slogan, poster e murales, il regime cercherà di mantenere vivo questo sentimento. Una costante che caratterizzerà parte della narrativa iraniana dell’ultimo sessantennio.

(2021). Alle radici della mutua incomprensione: antieuropeismo ed antiamericanismo in Iran (1945-­2005) [journal article - articolo]. In STORIA URBANA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/185240

Alle radici della mutua incomprensione: antieuropeismo ed antiamericanismo in Iran (1945-­2005)

Brunelli, Michele
2021-01-01

Abstract

Anti-Europeanism and anti-Americanism are particular sentiments going beyond the geographical borders of the West. They are a part of a cultural dimension affected by the period of decolonization, the ideological struggle of a bipolar world and by a certain idea aimed at establishing a “Third way”. This will be the case of Africa and Asia, in its south-eastern part: India, but also in one of the most dichotomous countries of the western part of this continent: Iran, in which a positive feeling towards America will be opposed to an anti-British sentiment. During the Sixties, because of the autocratic regime of the Shah, this feeling will turn into a fierce anti-Americanism that will become an icon and an anti-Western political tool which will characterise the propaganda and the narrative of the last 60 years of the Iranian political history.
articolo
2021
L’antieuropeismo e l’antiamericanismo sono sentimenti che varcano i confini strettamente geografici dell’Occidente e, giocoforza, trovano rilievo ed una loro precipua collocazione in una dimensione culturale che risente dell’epoca della decolonizzazione, della lotta ideologica, inserita in un contesto sì bipolare, ma anche di ambizioni di Terza Via. Così sarà in Africa ed in Asia, nelle sue propaggini sud-orientali, indiane, ma anche in uno dei paesi più dicotomici della parte occidentale di questo continente: l’Iran, nel quale un sentimento inizialmente filo-americano si contrapporrà a pulsioni antibritanniche, sino a mutare in un acceso antiamericanismo, che diverrà icona e strumento antioccidentale. I livelli di tali sentimenti saranno molteplici, funzionali ora alla dimensione interna, ovvero al consolidamento di un fragile potere uscito dalla Rivoluzione del 1978-79 e messo immediatamente alla prova da un drammatico quanto durissimo conflitto con l’Iraq, ora a quella esterna, nel tentativo di identificare un nemico comune da combattere, per coagulare le varie componenti militanti che avevano condotto alla rovinosa caduta della monarchia Pahlavi. Attraverso l’attento uso della propaganda, i sermoni, gli slogan, poster e murales, il regime cercherà di mantenere vivo questo sentimento. Una costante che caratterizzerà parte della narrativa iraniana dell’ultimo sessantennio.
Brunelli, Michele
(2021). Alle radici della mutua incomprensione: antieuropeismo ed antiamericanismo in Iran (1945-­2005) [journal article - articolo]. In STORIA URBANA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/185240
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
Brunelli - Alle radici della mutua incomprensione - STO.URB.167-1 - pp. 33-61.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 908.16 kB
Formato Adobe PDF
908.16 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/185240
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact