Protezione extraterritoriale dei diritti: il trasferimento dei dati personali dall’Unione europea verso Paesi terzi

With the Schrems II judgment, the European Court of Justice addressed cross-border data transfers outside the EU, declaring the 2016 adequacy decision concerning the US invalid. The ruling highlighted various aspects of extraterritoriality that emerge with reference to the scope of application of the GPDR, the extension of the control of the Court of Justice itself and the consequent extraterritorial protection of the fundamental rights as guaranteed in the European legal order. In this context, national supervisory authorities play an important role, as they are called upon to assess in practice the compliance of data transfers abroad with EU law and, through coordination mechanisms, to ensure the effective protection of individuals’ rights.

Con la sentenza Schrems II la Corte di giustizia si è espressa sulla disciplina del trasferimento transfrontaliero dei dati fuori dai confini dell’Unione europea, dichiarando invalida la decisione di adeguatezza del 2016 relativa agli Stati Uniti. La pronuncia ha suscitato interesse per i diversi profili di extraterritorialità che emergono con riferimento all'ambito di applicazione del RGPD, all’estensione del controllo della stessa Corte di giustizia e alla conseguente protezione extraterritoriale dei diritti fondamentali propri dell’ordinamento europeo. In tale contesto, assumono un ruolo rilevante le autorità di controllo nazionali, chiamate a valutare in concreto la conformità al diritto dell’Unione del trasferimento dei dati all’estero e, tramite i meccanismi di coordinamento, ad assicurare la tutela effettiva dei diritti delle persone.