In molte realtà urbane investite da rilevanti livelli di urbanizzazione e dalla crescente attenzione per i cambiamenti climatici, assistiamo alla nascita di esperienze fondate sulla de-impermeabilizzazione dei suoli. Si tratta di iniziative incoraggiate da gruppi di cittadini, associazioni locali o istituzioni pubbliche, che, manifestando un particolare interessamento per gli spazi collettivi sottoutilizzati o monofunzionali, evidenziano la necessità di indurre un cambio radicale nella natura fisica e funzionale di queste aree. Tale mutamento, ottenuto grazie all’innesto di un nuovo ciclo di vita, è stato ricercato per rispondere alle esigenze delle comunità, valorizzando la dotazione di spazi collettivi esistenti e promuovendo i principi di sostenibilità. Il contributo, dopo un breve avvicinamento ai temi della de-impermeabilizzazione dei suoli, si rapporterà con alcune applicazioni riconoscendo sia le principali caratteristiche e condizioni che hanno guidato tali pratiche, sia la loro capacità di tradurre in azione concreta i concetti di depaving (o de-sealing). Oltre al richiamo ad alcuni programmi proposti a livello internazionale da istituzioni pubbliche, si guarderà alle esperienze attivate nel contesto nordamericano da gruppi di cittadini. Le motivazioni che hanno sorretto queste particolari iniziative si ritrovano nella volontà di: i) rafforzare il ruolo di alcuni spazi aperti posti nelle immediate vicinanze a luoghi rilevanti per la vita delle comunità, ii) contrastare il sottoutilizzo di aree localizzate in contesti a forte caratterizzazione residenziale, iii) rispondere ai bisogni dei cittadini (Silva, 2016) con nuova dotazione di spazi collettivi, iv) promuovere la lotta ai cambiamenti climatici.

(2020). Un nuovo ruolo per gli spazi urbani sottoutilizzati tra sottrazioni e permeabilità . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/193280

Un nuovo ruolo per gli spazi urbani sottoutilizzati tra sottrazioni e permeabilità

Garda, Emanuele
2020-01-01

Abstract

In molte realtà urbane investite da rilevanti livelli di urbanizzazione e dalla crescente attenzione per i cambiamenti climatici, assistiamo alla nascita di esperienze fondate sulla de-impermeabilizzazione dei suoli. Si tratta di iniziative incoraggiate da gruppi di cittadini, associazioni locali o istituzioni pubbliche, che, manifestando un particolare interessamento per gli spazi collettivi sottoutilizzati o monofunzionali, evidenziano la necessità di indurre un cambio radicale nella natura fisica e funzionale di queste aree. Tale mutamento, ottenuto grazie all’innesto di un nuovo ciclo di vita, è stato ricercato per rispondere alle esigenze delle comunità, valorizzando la dotazione di spazi collettivi esistenti e promuovendo i principi di sostenibilità. Il contributo, dopo un breve avvicinamento ai temi della de-impermeabilizzazione dei suoli, si rapporterà con alcune applicazioni riconoscendo sia le principali caratteristiche e condizioni che hanno guidato tali pratiche, sia la loro capacità di tradurre in azione concreta i concetti di depaving (o de-sealing). Oltre al richiamo ad alcuni programmi proposti a livello internazionale da istituzioni pubbliche, si guarderà alle esperienze attivate nel contesto nordamericano da gruppi di cittadini. Le motivazioni che hanno sorretto queste particolari iniziative si ritrovano nella volontà di: i) rafforzare il ruolo di alcuni spazi aperti posti nelle immediate vicinanze a luoghi rilevanti per la vita delle comunità, ii) contrastare il sottoutilizzo di aree localizzate in contesti a forte caratterizzazione residenziale, iii) rispondere ai bisogni dei cittadini (Silva, 2016) con nuova dotazione di spazi collettivi, iv) promuovere la lotta ai cambiamenti climatici.
2020
Garda, Emanuele
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