The article wants to deepen the theme of hope and its relationship with the search for meaning and with educability. In particular, we will conduct a reflection on pedagogical anthropology and focus on the intertwining between the reaching out of hope and the attitude of trust, in view of the construction of what Zambrano calls "creative hope"(1996 ). The health emergency, and above all its socio-cultural repercussions, has changed educational practices and highlighted the need to rethink some educational paradigms: for example, the common exposure to disease has required physical and material distances, and has also outlined unprecedented closeness between who is cared for and who cares and between generations. For better understanding the relationship between hope and trust, we will be accompanied by the work of two authors who have developed their reflection and their human commitment in moments of human and social crisis. We would like to conduct a pedagogical reflection that re-reads the intersection between hope and trust in the personal and social path and that offers educational ideas necessary to support and educate in uncertain and closed times.

L'articolo intende approfondire il tema della speranza e la sua relazione con la ricerca di senso e con l'educabilità. In particolare, conducendo una riflessione di antropologia pedagogica, si focalizzerà l'attenzione sull’intreccio, non scontato, tra il protendersi della speranza e l’atteggiamento di attesa della fiducia, per la costruzione di quella che Zambrano chiama "speranza creatrice" (1996). L'emergenza sanitaria, e soprattutto le sue ricadute socio-culturali, non soltanto hanno interessato le prassi educative ma hanno reso evidente anche l'esigenza di ripensare alcuni paradigmi dell'educativo in sé: un esempio, la comune esposizione alla malattia, se ha richiesto distanze fisiche e materiali, ha delineato inedite prossimità e affidamenti tra chi è curato e chi, educando, è chiamato a prendersi cura e anche tra le generazioni. Per meglio affrontare il rapporto tra speranza e fiducia, ci faremo accompagnare dall'opera di due autori che hanno sviluppato la loro riflessione e il loro impegno umano in altrettanti momenti di crisi umana e sociale. Guidati da alcune loro intuizioni, è nostra intenzione condurre una riflessione pedagogica che rilegga l'intersezione tra speranza e fiducia nel percorso personale e sociale di ciascuno e che offra quegli spunti educativi indispensabili per proporre sostegno e formazione in tempi di incertezza e perdita di orizzonte.

(2020). Speranza e fiducia. Pensieri pedagogici accompagnati dall'opera di Maria Zambrano e Charles Péguy [journal article - articolo]. In RASSEGNA DI PEDAGOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/193944

Speranza e fiducia. Pensieri pedagogici accompagnati dall'opera di Maria Zambrano e Charles Péguy

Crotti, Monica
2020-01-01

Abstract

The article wants to deepen the theme of hope and its relationship with the search for meaning and with educability. In particular, we will conduct a reflection on pedagogical anthropology and focus on the intertwining between the reaching out of hope and the attitude of trust, in view of the construction of what Zambrano calls "creative hope"(1996 ). The health emergency, and above all its socio-cultural repercussions, has changed educational practices and highlighted the need to rethink some educational paradigms: for example, the common exposure to disease has required physical and material distances, and has also outlined unprecedented closeness between who is cared for and who cares and between generations. For better understanding the relationship between hope and trust, we will be accompanied by the work of two authors who have developed their reflection and their human commitment in moments of human and social crisis. We would like to conduct a pedagogical reflection that re-reads the intersection between hope and trust in the personal and social path and that offers educational ideas necessary to support and educate in uncertain and closed times.
articolo
2020
L'articolo intende approfondire il tema della speranza e la sua relazione con la ricerca di senso e con l'educabilità. In particolare, conducendo una riflessione di antropologia pedagogica, si focalizzerà l'attenzione sull’intreccio, non scontato, tra il protendersi della speranza e l’atteggiamento di attesa della fiducia, per la costruzione di quella che Zambrano chiama "speranza creatrice" (1996). L'emergenza sanitaria, e soprattutto le sue ricadute socio-culturali, non soltanto hanno interessato le prassi educative ma hanno reso evidente anche l'esigenza di ripensare alcuni paradigmi dell'educativo in sé: un esempio, la comune esposizione alla malattia, se ha richiesto distanze fisiche e materiali, ha delineato inedite prossimità e affidamenti tra chi è curato e chi, educando, è chiamato a prendersi cura e anche tra le generazioni. Per meglio affrontare il rapporto tra speranza e fiducia, ci faremo accompagnare dall'opera di due autori che hanno sviluppato la loro riflessione e il loro impegno umano in altrettanti momenti di crisi umana e sociale. Guidati da alcune loro intuizioni, è nostra intenzione condurre una riflessione pedagogica che rilegga l'intersezione tra speranza e fiducia nel percorso personale e sociale di ciascuno e che offra quegli spunti educativi indispensabili per proporre sostegno e formazione in tempi di incertezza e perdita di orizzonte.
Crotti, Monica
(2020). Speranza e fiducia. Pensieri pedagogici accompagnati dall'opera di Maria Zambrano e Charles Péguy [journal article - articolo]. In RASSEGNA DI PEDAGOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/193944
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