Quella di piazzale Loreto è una vicenda complessa, in cui si intrecciano quasi inesorabilmente storia, politica, memoria, narrazione. Quando, alle 22.30 circa della sera del 28 aprile 1945, un camion di partigiani guidati da Aldo Lampredi e Walter Audisio, il colonnello Valerio, l’esecutore materiale, secondo la versione ufficiale, dell’esecuzione di Mussolini a Giulino di Mezzegra, arrivò a Milano trasportando i corpi del duce, della sua amante Claretta Petacci e del fratello di quest’ultima, Marcello, insieme a quelli dei quindici gerarchi fascisti fucilati a Dongo, la scelta di piazzale Loreto, di "mostrare" la morte e proclamare la fine del fascismo e della guerra, non fu casuale, ma voluta. Fin da subito, piazzale Loreto ha rappresentato quindi una drammatica cesura, tra vinti e vincitori, tra fascismo e Liberazione, simbolo di una memoria che segna la chiusura di un’epoca e l’inizio di una nuova e che, come tale, non può essere unanime e, neppure, condivisa o riconciliata. Al limite, comune.

(2021). Piazzale Loreto 29 aprile 1945. La memoria . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/196572

Piazzale Loreto 29 aprile 1945. La memoria

Scirocco, Giovanni
2021-01-01

Abstract

Quella di piazzale Loreto è una vicenda complessa, in cui si intrecciano quasi inesorabilmente storia, politica, memoria, narrazione. Quando, alle 22.30 circa della sera del 28 aprile 1945, un camion di partigiani guidati da Aldo Lampredi e Walter Audisio, il colonnello Valerio, l’esecutore materiale, secondo la versione ufficiale, dell’esecuzione di Mussolini a Giulino di Mezzegra, arrivò a Milano trasportando i corpi del duce, della sua amante Claretta Petacci e del fratello di quest’ultima, Marcello, insieme a quelli dei quindici gerarchi fascisti fucilati a Dongo, la scelta di piazzale Loreto, di "mostrare" la morte e proclamare la fine del fascismo e della guerra, non fu casuale, ma voluta. Fin da subito, piazzale Loreto ha rappresentato quindi una drammatica cesura, tra vinti e vincitori, tra fascismo e Liberazione, simbolo di una memoria che segna la chiusura di un’epoca e l’inizio di una nuova e che, come tale, non può essere unanime e, neppure, condivisa o riconciliata. Al limite, comune.
2021
Scirocco, Giovanni Angelo
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
Piazzale Loreto Il Mulino.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 1.38 MB
Formato Adobe PDF
1.38 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/196572
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact