Lo sguardo che pietrifica e uccide, lo specchio, la seduzione delle immagini, l’ibrido mostruoso, l’informe: il volto di Medusa riassume da secoli l’incontro con queste esperienze inquietanti che, incessantemente ripercorse dall’arte e dalla letteratura, coinvolgono il mondo della psicoanalisi e quello della fotografia, per arrivare al cinema e alla pubblicità. Ne nasce una “sindrome di Medusa”, che i saggi raccolti nel volume descrivono nei suoi aspetti più diversi: da Medusa come emblema del potere oscuro e fascinatorio dell’immagine (H. Foster) o celebrazione contemporanea del mostro nelle fotografie di Joel-Peter Witkin (M.G. Dondero), fino all’occhio della Gorgone come prototipo dello sguardo tecnologico e mortifero del cinema (B. Grespi) o della scrittura che si fa specchio caleidoscopico (M. Belpoliti). Fumetti, film d’animazione, grafica, spazi del sogno e del divertimento: tutto testimonia oggi la sopravvivenza del mito di Medusa (S. Damiani), trasformando il suo volto in un gigantesco ritratto della modernità.
(2006). Medusa e lo specchietto retrovisore [book chapter - capitolo di libro]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/19681
Medusa e lo specchietto retrovisore
BELPOLITI, Marco
2006-01-01
Abstract
Lo sguardo che pietrifica e uccide, lo specchio, la seduzione delle immagini, l’ibrido mostruoso, l’informe: il volto di Medusa riassume da secoli l’incontro con queste esperienze inquietanti che, incessantemente ripercorse dall’arte e dalla letteratura, coinvolgono il mondo della psicoanalisi e quello della fotografia, per arrivare al cinema e alla pubblicità. Ne nasce una “sindrome di Medusa”, che i saggi raccolti nel volume descrivono nei suoi aspetti più diversi: da Medusa come emblema del potere oscuro e fascinatorio dell’immagine (H. Foster) o celebrazione contemporanea del mostro nelle fotografie di Joel-Peter Witkin (M.G. Dondero), fino all’occhio della Gorgone come prototipo dello sguardo tecnologico e mortifero del cinema (B. Grespi) o della scrittura che si fa specchio caleidoscopico (M. Belpoliti). Fumetti, film d’animazione, grafica, spazi del sogno e del divertimento: tutto testimonia oggi la sopravvivenza del mito di Medusa (S. Damiani), trasformando il suo volto in un gigantesco ritratto della modernità.Pubblicazioni consigliate
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