Il saggio esplora la riproduzione virtuale del paesaggio tramite la tecnica ottocentesca del panorama, sottolineando il diverso rapporto con il corpo dello spettatore istituito dal nuovo medium così come esso emerge dalle testimonianze di artisti e scrittori dell’epoca. La tesi di fondo è che nonostante la sua connotazione popolare il panorama costituisca una sfida per le sperimentazioni pittoriche del tempo (da Friedrich a Monet), e soprattutto inauguri un interscambio fra corpo e paesaggio destinato a segnare l’immaginario architettonico e artistico moderno.
Incorporazioni: il paesaggio nelle pieghe del corpo
VIOLI, Alessandra
2006-01-01
Abstract
Il saggio esplora la riproduzione virtuale del paesaggio tramite la tecnica ottocentesca del panorama, sottolineando il diverso rapporto con il corpo dello spettatore istituito dal nuovo medium così come esso emerge dalle testimonianze di artisti e scrittori dell’epoca. La tesi di fondo è che nonostante la sua connotazione popolare il panorama costituisca una sfida per le sperimentazioni pittoriche del tempo (da Friedrich a Monet), e soprattutto inauguri un interscambio fra corpo e paesaggio destinato a segnare l’immaginario architettonico e artistico moderno.File allegato/i alla scheda:
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