Il saggio analizza una modalità di rappresentazione del paesaggio tipica del cinema degli anni Venti, e diffusa non solo nelle avanguardie francesi e tedesche, ma anche nel cinema popolare italiano: la sovrimpressione paesaggio/volto, in linea con certe sperimentazioni della fotografia futurista. Il motivo mette in evidenza la tensione del cinema a risolvere in vario modo la questione della separazione fra oggetto della visione e soggetto dello sguardo, erodendo dall’interno la questione prospettica a cui la macchina cinema, per la sua stessa struttura tecnologica, sembra destinata.
(2008). Il paesaggio trasparente. Vedute e visioni nel cinema degli anni Venti [book chapter - capitolo di libro]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/19764
Il paesaggio trasparente. Vedute e visioni nel cinema degli anni Venti
GRESPI, Barbara
2008-11-01
Abstract
Il saggio analizza una modalità di rappresentazione del paesaggio tipica del cinema degli anni Venti, e diffusa non solo nelle avanguardie francesi e tedesche, ma anche nel cinema popolare italiano: la sovrimpressione paesaggio/volto, in linea con certe sperimentazioni della fotografia futurista. Il motivo mette in evidenza la tensione del cinema a risolvere in vario modo la questione della separazione fra oggetto della visione e soggetto dello sguardo, erodendo dall’interno la questione prospettica a cui la macchina cinema, per la sua stessa struttura tecnologica, sembra destinata.File | Dimensione del file | Formato | |
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