L’articolo costituisce un’introduzione alle più importanti linee di sviluppo di quella che possiamo già chiamare la tradizione di pensiero della complessità, che ha goduto di grande fioritura a partire dagli anni settanta del secolo scorso e che oggi si è decentrata e articolata nei più diversi campi disciplinari. L’articolo consiste di due sezioni: nella prima si delinea il dibattito sulla natura dei sistemi complessi, ovvero di quali comportamenti i sistemi complessi esibiscano per essere identificati in quanto tali: la seconda è invece di natura storica e segue gli sviluppi della tradizione della complessità nei suoi intrecci scientifici e filosofici, mettendo in evidenza come l’idea di complessità venga tradotta e interpretata a seconda delle specifiche esigenze dei campi disciplinari e nello stesso tempo consenta feconde comparazioni e convergenze fra campi anche assai differenti (in quanto tale, riprendendo la tradizione degli approcci trasversali già propria della cibernetica e della teoria dei sistemi). La conclusione dell’articolo mette in risalto come oggi stiano emergendo nuove concezioni dell’umano che sono state rese possibili proprio da una nuova capacità di ascolto dell’umano rispetto ai modelli elaborati dalle scienze del vivente e dalle scienze fisico-chimiche. In questo senso la tradizione della complessità ha riarticolato in maniera decisiva il panorama delle scienze, rendendo possibile forme di cooperazione a rete che ibridano e contaminano reciprocamente i modelli disciplinari
Complessità
BOCCHI, Gianluca;CERUTI, Mauro
2006-01-01
Abstract
L’articolo costituisce un’introduzione alle più importanti linee di sviluppo di quella che possiamo già chiamare la tradizione di pensiero della complessità, che ha goduto di grande fioritura a partire dagli anni settanta del secolo scorso e che oggi si è decentrata e articolata nei più diversi campi disciplinari. L’articolo consiste di due sezioni: nella prima si delinea il dibattito sulla natura dei sistemi complessi, ovvero di quali comportamenti i sistemi complessi esibiscano per essere identificati in quanto tali: la seconda è invece di natura storica e segue gli sviluppi della tradizione della complessità nei suoi intrecci scientifici e filosofici, mettendo in evidenza come l’idea di complessità venga tradotta e interpretata a seconda delle specifiche esigenze dei campi disciplinari e nello stesso tempo consenta feconde comparazioni e convergenze fra campi anche assai differenti (in quanto tale, riprendendo la tradizione degli approcci trasversali già propria della cibernetica e della teoria dei sistemi). La conclusione dell’articolo mette in risalto come oggi stiano emergendo nuove concezioni dell’umano che sono state rese possibili proprio da una nuova capacità di ascolto dell’umano rispetto ai modelli elaborati dalle scienze del vivente e dalle scienze fisico-chimiche. In questo senso la tradizione della complessità ha riarticolato in maniera decisiva il panorama delle scienze, rendendo possibile forme di cooperazione a rete che ibridano e contaminano reciprocamente i modelli disciplinariPubblicazioni consigliate
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