L’attenzione rivolta al territorio come attore nelle dinamiche di sviluppo economico risale ad oltre un secolo fa, nelle prime teorie riguardanti i distretti industriali. Più di recente, in particolare negli ultimi decenni del secolo scorso, si è assistito all’evoluzione e allo sviluppo di nuovi concetti in tema di dinamiche territoriali che si possono ricondurre a due ordini di motivazioni. Il primo è correlato ai cambiamenti avvenuti nel contesto economico internazionale che hanno provocato un inasprimento della concorrenzialità territoriale; la rapida crescita del settore dei servizi e i notevoli progressi tecnologici nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei trasporti, associati alla liberalizzazione dei mercati internazionali, hanno favorito la mobilità di imprese, persone, beni e servizi attraverso i confini territoriali, accrescendo la competizione a livello globale. In un contesto economico più competitivo, dunque, il territorio è impegnato a proporsi come sede ottimale per le attività di creazione del valore e a valorizzare le proprie specificità locali, considerate come la maggiore fonte di vantaggi competitivi in un’ottica di concorrenza territoriale globale. Il secondo motivo è legato all’esistenza di territori che meglio di altri sono stati in grado di dare luogo ad un rapido sviluppo economico e tecnologico, lo studio dei quali fornisce indicatori nella ricerca dei fattori abilitanti il cambiamento. Tra gli altri aspetti abilitanti i percorsi evolutivi del territorio, da tempo è in corso un dibattito tra coloro che sostengono l’opportunità di supportare lo sviluppo di specifici territori con risorse pubbliche e coloro che sostengono l’approccio liberistico puro. Alcuni contributi indicano che importanti risorse pubbliche aiutano, ma non sono sufficienti a catalizzare lo sviluppo economico in mancanza di alcune caratteristiche del territorio, che nascono dalla sua storia, dalle abilità tramandate nei secoli, dalla sua tradizione imprenditoriale e dalla propensione al rischio e così via per una lunga serie di fattori. E tra questi vi è il ruolo fondamentale delle università, riconosciuto in letteratura come parte integrante della “infrastruttura imprenditoriale”. Nell’ambito degli studi sulle dinamiche territoriali e con il supporto della letteratura relativa ai percorsi evolutivi regionali, in questo contributo sono evidenziati alcuni tra i fattori che paiono determinare lo sviluppo e favorire la ricostruzione dell’habitat entro il quale realizzare una trasformazione economica ai fini del posizionamento competitivo del territorio.
Fattori e politiche territoriali a supporto della crescita economica e dell'iniziativa imprenditoriale
CASSIA, Lucio
2004-01-01
Abstract
L’attenzione rivolta al territorio come attore nelle dinamiche di sviluppo economico risale ad oltre un secolo fa, nelle prime teorie riguardanti i distretti industriali. Più di recente, in particolare negli ultimi decenni del secolo scorso, si è assistito all’evoluzione e allo sviluppo di nuovi concetti in tema di dinamiche territoriali che si possono ricondurre a due ordini di motivazioni. Il primo è correlato ai cambiamenti avvenuti nel contesto economico internazionale che hanno provocato un inasprimento della concorrenzialità territoriale; la rapida crescita del settore dei servizi e i notevoli progressi tecnologici nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei trasporti, associati alla liberalizzazione dei mercati internazionali, hanno favorito la mobilità di imprese, persone, beni e servizi attraverso i confini territoriali, accrescendo la competizione a livello globale. In un contesto economico più competitivo, dunque, il territorio è impegnato a proporsi come sede ottimale per le attività di creazione del valore e a valorizzare le proprie specificità locali, considerate come la maggiore fonte di vantaggi competitivi in un’ottica di concorrenza territoriale globale. Il secondo motivo è legato all’esistenza di territori che meglio di altri sono stati in grado di dare luogo ad un rapido sviluppo economico e tecnologico, lo studio dei quali fornisce indicatori nella ricerca dei fattori abilitanti il cambiamento. Tra gli altri aspetti abilitanti i percorsi evolutivi del territorio, da tempo è in corso un dibattito tra coloro che sostengono l’opportunità di supportare lo sviluppo di specifici territori con risorse pubbliche e coloro che sostengono l’approccio liberistico puro. Alcuni contributi indicano che importanti risorse pubbliche aiutano, ma non sono sufficienti a catalizzare lo sviluppo economico in mancanza di alcune caratteristiche del territorio, che nascono dalla sua storia, dalle abilità tramandate nei secoli, dalla sua tradizione imprenditoriale e dalla propensione al rischio e così via per una lunga serie di fattori. E tra questi vi è il ruolo fondamentale delle università, riconosciuto in letteratura come parte integrante della “infrastruttura imprenditoriale”. Nell’ambito degli studi sulle dinamiche territoriali e con il supporto della letteratura relativa ai percorsi evolutivi regionali, in questo contributo sono evidenziati alcuni tra i fattori che paiono determinare lo sviluppo e favorire la ricostruzione dell’habitat entro il quale realizzare una trasformazione economica ai fini del posizionamento competitivo del territorio.Pubblicazioni consigliate
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