Il prodotto esplicita come, spostando il punto di osservazione dalle cose alla persona (personalizzazione), si mettono a nudo l’inefficienza e il meccanicismo, oltre che la precarietà etica, dei modelli di educazione deterministici, comportamentisti, aziendalistici o esclusivamente cognitivisti. Mentre, proprio l’unicità e l’unitarietà della persona umana fa in modo che qualsivoglia intervento istruttivo, anche il più mirato alle conoscenze pure, abbia, effetti multipli, diffusi e contrasti quel fenomeno, ormai quotidiano, che è stato definito ‘macdonaldizzazione della società’, a cui corrispondono parcellizzazione, predittività, superspecializzazione, segmentazione, superefficacia e rigidità. Oltre a non tenere conto della precarietà della scienza e a ridurre la realtà a mero oggetto di studio e di esperimento. Fattori che conducono, secondo l’autrice, a far perdere di vista la complessità del vivente e l’interazione di fattori umani e culturali. Il prodotto approda, nelle sue conclusioni, a un’antropologia complessa della conoscenza, che vuole indagare le relazioni fra natura e cultura nella loro molteplicità, attraversando tutte le divisioni nate e nutrite dagli specialismi e dagli atomismi disciplinari.
(2006). Dimensioni etiche della conoscenza: un problema pedagogico [journal article - articolo]. In IL NODO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/20095
Dimensioni etiche della conoscenza: un problema pedagogico
CANNAROZZO, Gregoria
2006-01-01
Abstract
Il prodotto esplicita come, spostando il punto di osservazione dalle cose alla persona (personalizzazione), si mettono a nudo l’inefficienza e il meccanicismo, oltre che la precarietà etica, dei modelli di educazione deterministici, comportamentisti, aziendalistici o esclusivamente cognitivisti. Mentre, proprio l’unicità e l’unitarietà della persona umana fa in modo che qualsivoglia intervento istruttivo, anche il più mirato alle conoscenze pure, abbia, effetti multipli, diffusi e contrasti quel fenomeno, ormai quotidiano, che è stato definito ‘macdonaldizzazione della società’, a cui corrispondono parcellizzazione, predittività, superspecializzazione, segmentazione, superefficacia e rigidità. Oltre a non tenere conto della precarietà della scienza e a ridurre la realtà a mero oggetto di studio e di esperimento. Fattori che conducono, secondo l’autrice, a far perdere di vista la complessità del vivente e l’interazione di fattori umani e culturali. Il prodotto approda, nelle sue conclusioni, a un’antropologia complessa della conoscenza, che vuole indagare le relazioni fra natura e cultura nella loro molteplicità, attraversando tutte le divisioni nate e nutrite dagli specialismi e dagli atomismi disciplinari.Pubblicazioni consigliate
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