Il prodotto, nell’intento di tracciare un percorso per discutere il tema della deontologia degli insegnanti e giungere a una nozione condivisibile, procede a un’analisi che coinvolge gli studi pedagogici sul tema. Inoltre, poiché l’argomento riguarda la scuola pubblica, l’autrice, da un lato, procede a una disamina degli studi recenti sul servizio alla persona, dall’altro, contestualizza l’argomento in uno scenario di cultura europeo. Il prodotto dimostra come, volendo definire il mestiere dell’insegnare dal punto di vista deontologico, la professionalità sia una via obbligata, poiché oggi, più di sempre, chi insegna non solo è interprete, per i suoi allievi, del moltiplicarsi e frazionarsi dei saperi e delle conoscenze legate al fenomeno della globalizzazione, ma è anche tenuto ad essere modello nell’incertezza e nell’inarrestabile cambiamento delle forme assunte dalla cultura personale e sociale e testimone dell’importanza di concepire l’educazione come armonizzazione fra le tre diverse componenti della vita umana (teoretica, pratica e tecnica) e come risposta sempre aggiornata. In questa direzione il prodotto affronta tre livelli di analisi: la domanda di educazione, istruzione e formazione che nasce dal sistema formale, non formale e informale; la richiesta sociale di competenze ricche di valore aggiunto spendibile per tutto l’arco della vita, integrato con le competenze richieste per l’interazione sociale e promosso e raggiunto attraverso componenti cognitive, ma anche emozionali e relazionali; l’evidenza pedagogica che la scuola è un servizio alla persona, ha il suo primo interlocutore nella famiglia ed è garante, per Costituzione, della libertà di scelta educativa dei genitori. Si evidenziano come aspetti salienti di questo terzo livello di analisi anche l’autonomia funzionale (Dpr.275/99, art.1, co.1) di cui ogni istituzione scolastica è dotata e il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale.
Essere insegnanti nella complessità
CANNAROZZO, Gregoria
2006-01-01
Abstract
Il prodotto, nell’intento di tracciare un percorso per discutere il tema della deontologia degli insegnanti e giungere a una nozione condivisibile, procede a un’analisi che coinvolge gli studi pedagogici sul tema. Inoltre, poiché l’argomento riguarda la scuola pubblica, l’autrice, da un lato, procede a una disamina degli studi recenti sul servizio alla persona, dall’altro, contestualizza l’argomento in uno scenario di cultura europeo. Il prodotto dimostra come, volendo definire il mestiere dell’insegnare dal punto di vista deontologico, la professionalità sia una via obbligata, poiché oggi, più di sempre, chi insegna non solo è interprete, per i suoi allievi, del moltiplicarsi e frazionarsi dei saperi e delle conoscenze legate al fenomeno della globalizzazione, ma è anche tenuto ad essere modello nell’incertezza e nell’inarrestabile cambiamento delle forme assunte dalla cultura personale e sociale e testimone dell’importanza di concepire l’educazione come armonizzazione fra le tre diverse componenti della vita umana (teoretica, pratica e tecnica) e come risposta sempre aggiornata. In questa direzione il prodotto affronta tre livelli di analisi: la domanda di educazione, istruzione e formazione che nasce dal sistema formale, non formale e informale; la richiesta sociale di competenze ricche di valore aggiunto spendibile per tutto l’arco della vita, integrato con le competenze richieste per l’interazione sociale e promosso e raggiunto attraverso componenti cognitive, ma anche emozionali e relazionali; l’evidenza pedagogica che la scuola è un servizio alla persona, ha il suo primo interlocutore nella famiglia ed è garante, per Costituzione, della libertà di scelta educativa dei genitori. Si evidenziano come aspetti salienti di questo terzo livello di analisi anche l’autonomia funzionale (Dpr.275/99, art.1, co.1) di cui ogni istituzione scolastica è dotata e il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale.Pubblicazioni consigliate
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