Questo contributo ha dapprima carattere introduttivo sul fenomeno dell’imprenditorialità e si concentra su alcuni aspetti dirimenti, talvolta oggetto di attenzione separata in letteratura. Il primo attiene il carattere multidisciplinare del tema dell’imprenditorialità. Si parte, infatti, dalle caratteristiche cognitive dell’individuo e quindi dagli studi di natura psicologica e antropologica fino ad arrivare alle sue relazioni con l’organizzazione e con l’ambiente. In merito al primo aspetto, cioè quello dell’organizzazione, la riflessione si apre sulle tipologie e sulla possibilità di attivare una corporate entrepreneurship e di verificare come questa si esplichi al crescere delle dimensioni d’impresa. Viene stigmatizzata la triade “capitalista, imprenditore e manager”. Con riferimento al secondo, cioè all’ambiente, ci si interroga sull’habitat imprenditoriale, inteso come insieme delle condizioni al contorno che possono condizionare l’attitudine all’imprenditorialità. Si rivela essenziale il ruolo dell’Università e più in generale dei sistemi educativi. Nell’ultima parte del lavoro si riflette sul caso italiano e si auspica la necessità di favorire una nuova forma di imprenditorialità, quella che non nasce più dalle semplici necessità materiali come nell’Italia del secolo scorso, ma si innesta sul bisogno anche emotivo dell’individuo di valorizzarsi in termini comparativi e non assoluti. Questo passaggio richiede uno sforzo nuovo al sistema educativo ai diversi livelli poiché si riconosce la necessità di una nuova strumentazione di supporto al tempo stesso tecnologica e manageriale.

Idee imprenditoriali, managerial skills e crescita delle imprese

PALEARI, Stefano
2004-01-01

Abstract

Questo contributo ha dapprima carattere introduttivo sul fenomeno dell’imprenditorialità e si concentra su alcuni aspetti dirimenti, talvolta oggetto di attenzione separata in letteratura. Il primo attiene il carattere multidisciplinare del tema dell’imprenditorialità. Si parte, infatti, dalle caratteristiche cognitive dell’individuo e quindi dagli studi di natura psicologica e antropologica fino ad arrivare alle sue relazioni con l’organizzazione e con l’ambiente. In merito al primo aspetto, cioè quello dell’organizzazione, la riflessione si apre sulle tipologie e sulla possibilità di attivare una corporate entrepreneurship e di verificare come questa si esplichi al crescere delle dimensioni d’impresa. Viene stigmatizzata la triade “capitalista, imprenditore e manager”. Con riferimento al secondo, cioè all’ambiente, ci si interroga sull’habitat imprenditoriale, inteso come insieme delle condizioni al contorno che possono condizionare l’attitudine all’imprenditorialità. Si rivela essenziale il ruolo dell’Università e più in generale dei sistemi educativi. Nell’ultima parte del lavoro si riflette sul caso italiano e si auspica la necessità di favorire una nuova forma di imprenditorialità, quella che non nasce più dalle semplici necessità materiali come nell’Italia del secolo scorso, ma si innesta sul bisogno anche emotivo dell’individuo di valorizzarsi in termini comparativi e non assoluti. Questo passaggio richiede uno sforzo nuovo al sistema educativo ai diversi livelli poiché si riconosce la necessità di una nuova strumentazione di supporto al tempo stesso tecnologica e manageriale.
journal article - articolo
2004
Bartezzaghi, Emilio; Paleari, Stefano
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