Digital humanities is an emerging discipline that has become increasingly popular in recent years, thanks to the implementation of numerous projects that aim at a dynamic dialogue between digital technologies and humanistic research. This is the scope of the project launched by the Biblioteca Estense Universitaria (BEU) di Modena in 2017, which, in collaboration with the University of Modena and Reggio Emilia, included the study, cataloguing and digitization of the cartographic collection, along with the music collection and the Muratorian collection. This project led to the creation of a digital library, inaugurated in June 2020, which not only allowed the enhancement of the cartographic collection, still little known, and to make it available, albeit only virtually, to scholars, but also led to the adoption of the IIIF protocol that allows to compare, edit, annotate and share the documents of the Este collection and collec-tions that participate in the same circuit, providing new useful tools for research. In this context, the contribution, starting from the presentation of the Estense Digital Library project, presents the cartographic collection of the BEU and offers a reflection on the potential that the new digital media provide for the study of cartography and, more broadly, of heritage in the digital age.

Le digital humanities sono una disciplina emergente che negli ultimi anni si è andata sempre più diffondendo, grazie alla realizzazione di numerosi progetti che hanno come obiettivo il dialogo dinamico tra tecnologie digitali e ricerca umanistica. In tale ambito rientra il progetto avviato dalla Biblioteca Estense Universitaria di Modena (BEU) nel 2017 che, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha previsto lo studio, la catalogazione e la digitalizzazione del fondo cartogra-fico, insieme ad altri due fondi, quello musicale e quello muratoriano. Tale progetto ha portato alla creazione di una digital library, inaugurata a giugno 2020, che non solo ha consentito di valorizzare la collezione cartografica, ancora poco conosciuta, e di renderla disponibile, seppure solo virtualmente, agli studiosi, ma ha portato anche all’adozione del protocollo IIIF che consente di confrontare, modificare, annotare e condividere i documenti della collezione estense e di collezioni che partecipano allo stesso circuito, fornendo nuovi strumenti utili per la ricerca. In tale contesto il contributo, partendo dalla presentazione del progetto Estense Digital Library, racconta la collezione cartografica della BEU e offre una riflessione sulle potenzialità che i nuovi mezzi digitali forniscono per lo studio della cartografia e, in modo più esteso, del patrimonio nell’era digitale.

(2021). Collezioni cartografiche e digital humanities per una nuova fruizione del patrimonio: il caso della Biblioteca Estense Universitaria di Modena [journal article - articolo]. In BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/203248

Collezioni cartografiche e digital humanities per una nuova fruizione del patrimonio: il caso della Biblioteca Estense Universitaria di Modena

Belotti, Sara
2021-01-01

Abstract

Digital humanities is an emerging discipline that has become increasingly popular in recent years, thanks to the implementation of numerous projects that aim at a dynamic dialogue between digital technologies and humanistic research. This is the scope of the project launched by the Biblioteca Estense Universitaria (BEU) di Modena in 2017, which, in collaboration with the University of Modena and Reggio Emilia, included the study, cataloguing and digitization of the cartographic collection, along with the music collection and the Muratorian collection. This project led to the creation of a digital library, inaugurated in June 2020, which not only allowed the enhancement of the cartographic collection, still little known, and to make it available, albeit only virtually, to scholars, but also led to the adoption of the IIIF protocol that allows to compare, edit, annotate and share the documents of the Este collection and collec-tions that participate in the same circuit, providing new useful tools for research. In this context, the contribution, starting from the presentation of the Estense Digital Library project, presents the cartographic collection of the BEU and offers a reflection on the potential that the new digital media provide for the study of cartography and, more broadly, of heritage in the digital age.
articolo
2021
Le digital humanities sono una disciplina emergente che negli ultimi anni si è andata sempre più diffondendo, grazie alla realizzazione di numerosi progetti che hanno come obiettivo il dialogo dinamico tra tecnologie digitali e ricerca umanistica. In tale ambito rientra il progetto avviato dalla Biblioteca Estense Universitaria di Modena (BEU) nel 2017 che, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha previsto lo studio, la catalogazione e la digitalizzazione del fondo cartogra-fico, insieme ad altri due fondi, quello musicale e quello muratoriano. Tale progetto ha portato alla creazione di una digital library, inaugurata a giugno 2020, che non solo ha consentito di valorizzare la collezione cartografica, ancora poco conosciuta, e di renderla disponibile, seppure solo virtualmente, agli studiosi, ma ha portato anche all’adozione del protocollo IIIF che consente di confrontare, modificare, annotare e condividere i documenti della collezione estense e di collezioni che partecipano allo stesso circuito, fornendo nuovi strumenti utili per la ricerca. In tale contesto il contributo, partendo dalla presentazione del progetto Estense Digital Library, racconta la collezione cartografica della BEU e offre una riflessione sulle potenzialità che i nuovi mezzi digitali forniscono per lo studio della cartografia e, in modo più esteso, del patrimonio nell’era digitale.
Belotti, Sara
(2021). Collezioni cartografiche e digital humanities per una nuova fruizione del patrimonio: il caso della Biblioteca Estense Universitaria di Modena [journal article - articolo]. In BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/203248
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