Ciò che rende evidente il corpo è il suo confine, l’istante in cui esso si espone al pericolo di toccare e essere toccato, ferire e essere ferito, confine che è sempre necessariamente con l’altro. La moda, nella misura in cui significa mettersi nella pelle dell’altro, palesa il fantasma dello scorticamento che fin dalle epoche mitologiche ossessiona la cultura occidentale. La moda epidermica del XX secolo, che rende esplicito questo meccanismo, svela l’indispensabile crudeltà dell’effimero.Descrizione dei contenuti del libro: La moda gioca volentieri sulle opposizioni e sull’armonizzazione delle sue opposizioni. Mentre il dimorfismo sessuale è una delle caratteristiche fondamentali della cultura vestimentaria dell’Occidente, da una quarantina d’anni la moda non cessa di rimetterlo in discussione senza mancare peraltro ora, secondo uno sguardo che risale a Paul Poiret, di prendere le distanze dai codici occidentali dell’abito ispirandosi a culture altre, ora di intrecciare le epoche e, più recentemente, gli stili più diversi tra loro. Tenendo conto inoltre che il rapporto che ciascuno di noi intrattiene con l’abito nella propria vita sociale o sessuale si articola su una dialettica dell’essere e dell’apparire, dell’assenza e del desiderio. In generale, dunque, la moda ama porsi entre-deux, nell’Entre-Deux. Ed è questa nozione che è all’origine degli studi contenuti nel volume, frutto di una collaborazione tra un gruppo di studiosi italiani e francesi e di un approccio interdisciplinare necessario per prendere le distanze dai luoghi comuni e dalle certezze troppo facili nelle quali molto spesso ci si rifugia quando si interroga il mondo effimero della moda.

(2004). L'épiderme de la mode [book chapter - capitolo di libro]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/20375

L'épiderme de la mode

FRANCHI, Franca
2004-01-01

Abstract

Ciò che rende evidente il corpo è il suo confine, l’istante in cui esso si espone al pericolo di toccare e essere toccato, ferire e essere ferito, confine che è sempre necessariamente con l’altro. La moda, nella misura in cui significa mettersi nella pelle dell’altro, palesa il fantasma dello scorticamento che fin dalle epoche mitologiche ossessiona la cultura occidentale. La moda epidermica del XX secolo, che rende esplicito questo meccanismo, svela l’indispensabile crudeltà dell’effimero.Descrizione dei contenuti del libro: La moda gioca volentieri sulle opposizioni e sull’armonizzazione delle sue opposizioni. Mentre il dimorfismo sessuale è una delle caratteristiche fondamentali della cultura vestimentaria dell’Occidente, da una quarantina d’anni la moda non cessa di rimetterlo in discussione senza mancare peraltro ora, secondo uno sguardo che risale a Paul Poiret, di prendere le distanze dai codici occidentali dell’abito ispirandosi a culture altre, ora di intrecciare le epoche e, più recentemente, gli stili più diversi tra loro. Tenendo conto inoltre che il rapporto che ciascuno di noi intrattiene con l’abito nella propria vita sociale o sessuale si articola su una dialettica dell’essere e dell’apparire, dell’assenza e del desiderio. In generale, dunque, la moda ama porsi entre-deux, nell’Entre-Deux. Ed è questa nozione che è all’origine degli studi contenuti nel volume, frutto di una collaborazione tra un gruppo di studiosi italiani e francesi e di un approccio interdisciplinare necessario per prendere le distanze dai luoghi comuni e dalle certezze troppo facili nelle quali molto spesso ci si rifugia quando si interroga il mondo effimero della moda.
book chapter - capitolo di libro
2004
Franchi, Franca
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