Partendo dalla nozione di ‘informe’ proposta negli anni 1930 da Georges Bataille, l’articolo ne esplora in primo luogo la genesi in seno alla tradizione, e successivamente il valore di strumento teorico con cui ripensare lo statuto del sapere umanistico nella modernità. Reinserita nel suo contesto storico, l’operazione di Bataille si dimostra infatti analoga a quelle condotte negli stessi anni da Aby Warburg nell’ambito dell’iconologia e da Walter Benjamin nel campo degli studi letterari, come si evidenzia paragonando l’idea battaillana di ‘informe’ alle riflessioni di Warburg sulle ‘formule del pathos’ e di Benjamin sull’‘immagine dialettica’. Le tre prospettive condividono il bisogno di mettere in discussione le forme consolidate della tradizione e delle discipline umanistiche, facendo dialogare arte, letteratura, antropologia e scienza in modi radicalmente nuovi, capaci di mobilitare la memoria culturale e insieme di delineare un nuovo immaginario per la cultura europea. Il lascito di questa riflessione, benchè all’origine dell’attuale orientamento interdisciplinare negli studi culturali, resta ancora largamente inesplorato.

(2005). L'immagine informe: Bataille, Warburg, Benjamin e i fantasmi della tradizione [journal article - articolo]. In PUBLIF@RUM. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/20388

L'immagine informe: Bataille, Warburg, Benjamin e i fantasmi della tradizione

VIOLI, Alessandra
2005-01-01

Abstract

Partendo dalla nozione di ‘informe’ proposta negli anni 1930 da Georges Bataille, l’articolo ne esplora in primo luogo la genesi in seno alla tradizione, e successivamente il valore di strumento teorico con cui ripensare lo statuto del sapere umanistico nella modernità. Reinserita nel suo contesto storico, l’operazione di Bataille si dimostra infatti analoga a quelle condotte negli stessi anni da Aby Warburg nell’ambito dell’iconologia e da Walter Benjamin nel campo degli studi letterari, come si evidenzia paragonando l’idea battaillana di ‘informe’ alle riflessioni di Warburg sulle ‘formule del pathos’ e di Benjamin sull’‘immagine dialettica’. Le tre prospettive condividono il bisogno di mettere in discussione le forme consolidate della tradizione e delle discipline umanistiche, facendo dialogare arte, letteratura, antropologia e scienza in modi radicalmente nuovi, capaci di mobilitare la memoria culturale e insieme di delineare un nuovo immaginario per la cultura europea. Il lascito di questa riflessione, benchè all’origine dell’attuale orientamento interdisciplinare negli studi culturali, resta ancora largamente inesplorato.
journal article - articolo
2005
Violi, Alessandra
(2005). L'immagine informe: Bataille, Warburg, Benjamin e i fantasmi della tradizione [journal article - articolo]. In PUBLIF@RUM. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/20388
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