Il prodotto, dopo aver premesso che la funzione tutorale è comune e diffusa fra tutti i docenti impegnati nel sistema educativo di istruzione e di formazione, mette in evidenza due innovazioni: la libertà di scelta educativa delle famiglie e il concetto di diritto dovere sociale e civile di tutti i cittadini a ricevere un’istruzione di qualità e attenta al contesto. Cambiamenti che, da un lato, richiedono alle scuole e agli insegnanti di spostare l’attenzione dagli oggetti culturali alla persona e, dall’altro, di modellare la ‘cultura generale’ e le trasformazioni sociali sulla specificità e inesauribilità creativa di ciascuno, e non viceversa. Per scuole e docenti si prefigura, dunque, il compito di interpretare i bisogni e le attese della singola persona e di tutta la ‘comunità locale’ (la comunità di istituto e la comunità del gruppo classe nella loro circolarità, le famiglie, l’extrascuola) traducendoli in servizi che contribuiscono al bene di tutti. Il tutorato formale diffuso è una condizione istituzionale e organizzativa che la riforma dà come risposta tesa a combinare le due esigenze della socializzazione e della personalizzazione, del gruppo e del singolo, della comunità e della persona, dell’uniforme sociale e dell’originale personale secondo continuità e armonica integrazione.

Tutorato e tutor nella riforma. 4. Il tutorato formale diffuso: ragioni, contesto

BERTAGNA, Giuseppe
2004-01-01

Abstract

Il prodotto, dopo aver premesso che la funzione tutorale è comune e diffusa fra tutti i docenti impegnati nel sistema educativo di istruzione e di formazione, mette in evidenza due innovazioni: la libertà di scelta educativa delle famiglie e il concetto di diritto dovere sociale e civile di tutti i cittadini a ricevere un’istruzione di qualità e attenta al contesto. Cambiamenti che, da un lato, richiedono alle scuole e agli insegnanti di spostare l’attenzione dagli oggetti culturali alla persona e, dall’altro, di modellare la ‘cultura generale’ e le trasformazioni sociali sulla specificità e inesauribilità creativa di ciascuno, e non viceversa. Per scuole e docenti si prefigura, dunque, il compito di interpretare i bisogni e le attese della singola persona e di tutta la ‘comunità locale’ (la comunità di istituto e la comunità del gruppo classe nella loro circolarità, le famiglie, l’extrascuola) traducendoli in servizi che contribuiscono al bene di tutti. Il tutorato formale diffuso è una condizione istituzionale e organizzativa che la riforma dà come risposta tesa a combinare le due esigenze della socializzazione e della personalizzazione, del gruppo e del singolo, della comunità e della persona, dell’uniforme sociale e dell’originale personale secondo continuità e armonica integrazione.
journal article - articolo
2004
Bertagna, Giuseppe
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