Introduction: Socio-demographics, work, and emotional factors, together with experience of specific hazards, seem to play a joint role in the process of risk perception. Objective: The present study of 96 transport sector workers was carried out with the aim of verifying the role of personality in emotional states that moderate the process of risk perception and, more particularly, the perception of qualitative aspects of risk. Methods: The research, with a correlational design, analysed the personalities of the workers (measured through the Big Five Questionnaire), demographics and work factors, qualitative aspects of risk, perceived risk level, and other variables of interest, measured through ad hoc scales and items. The study was aimed at evaluating the existence of a relationship between perception of the qualitative aspects of risk and the following variables: (Hp1) personality, (Hp2) socio-demographic variables, (Hp3) self-perceived knowledge of safety regulations, (Hp4) satisfaction, (Hp5) perceived quality of life. Results: The results only partially confirmed the Hp1, and not for all the risk dimensions; moreover, they confirmed that age and length of service lead to a "presumption of control" effect (Hp2), while no gender differences were found. The Hp3 and Hp5 hypotheses were not confirmed, while satisfaction was a good predictor of the global level of perceived risk. Conclusions: Jointly, personality factors are excellent predictors of specific qualitative risk dimensions, but it will be important to regularly verify their role and contribution in the emotional factors that affect the perception of risk.

Introduzione. Nel processo di percezione dei rischi sembrano possedere un ruolo congiunto fattori socio-anagrafici, lavorativi, emotivi e di esperienza con i rischi specifici. Obiettivi. Con l’obiettivo di verificare il ruolo della personalità negli stati emotivi che moderano i processi di elaborazione e percezione dei rischi e, più in particolare, gli aspetti qualitativi dei rischi, è stata condotta una ricerca che ha coinvolto 96 lavoratori appartenenti al settore dei trasporti. Metodi. La ricerca, dal disegno correlazionale, ha analizzato la personalità dei lavoratori (misurata attraverso il Big Five Questionnaire), e fattori demografici e lavorativi, aspetti qualitativi del rischio, livello di rischio percepito, ed altre variabili di interesse, misurati attraverso scale ed items costruiti ad hoc. Lo studio ha inteso verificare l’esistenza di una relazione tra percezione degli aspetti qualitativi del rischio e le seguenti variabili: (Hp1) fattori di personalità, (Hp2) variabili socio-demografiche, (Hp3) conoscenza autopercepita della normativa sulla sicurezza, (Hp4) soddisfazione, (Hp5) qualità della vita percepita. Risultati. I risultati hanno confermato l’Hp1 solo parzialmente, e non per tutte le dimensioni di rischio; inoltre, hanno confermato che l’età e l’anzianità di servizio conducano ad un effetto di “presunzione di controllo” (Hp2), mentre non sono state riscontrate differenze di genere. Le ipotesi Hp3 e Hp5 non risultano confermate, mentre la soddisfazione è risultata un buon predittore del livello globale di rischio percepito. Conclusioni. Congiuntamente, i fattori di personalità sono ottimi predittori di specifiche dimensioni qualitative del rischio, ma sarà importante verificare puntualmente il loro ruolo e contributo nei fattori emotivi che incidono sulla percezione dei rischi.

(2019). Percezione dei rischi e personalità: una ricerca nel settore dei trasporti = Risk perception and personality: A study in the transportation sector [journal article - articolo]. In GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/204497

Percezione dei rischi e personalità: una ricerca nel settore dei trasporti = Risk perception and personality: A study in the transportation sector

Barattucci, Massimiliano
2019-01-01

Abstract

Introduction: Socio-demographics, work, and emotional factors, together with experience of specific hazards, seem to play a joint role in the process of risk perception. Objective: The present study of 96 transport sector workers was carried out with the aim of verifying the role of personality in emotional states that moderate the process of risk perception and, more particularly, the perception of qualitative aspects of risk. Methods: The research, with a correlational design, analysed the personalities of the workers (measured through the Big Five Questionnaire), demographics and work factors, qualitative aspects of risk, perceived risk level, and other variables of interest, measured through ad hoc scales and items. The study was aimed at evaluating the existence of a relationship between perception of the qualitative aspects of risk and the following variables: (Hp1) personality, (Hp2) socio-demographic variables, (Hp3) self-perceived knowledge of safety regulations, (Hp4) satisfaction, (Hp5) perceived quality of life. Results: The results only partially confirmed the Hp1, and not for all the risk dimensions; moreover, they confirmed that age and length of service lead to a "presumption of control" effect (Hp2), while no gender differences were found. The Hp3 and Hp5 hypotheses were not confirmed, while satisfaction was a good predictor of the global level of perceived risk. Conclusions: Jointly, personality factors are excellent predictors of specific qualitative risk dimensions, but it will be important to regularly verify their role and contribution in the emotional factors that affect the perception of risk.
articolo
2019
Introduzione. Nel processo di percezione dei rischi sembrano possedere un ruolo congiunto fattori socio-anagrafici, lavorativi, emotivi e di esperienza con i rischi specifici. Obiettivi. Con l’obiettivo di verificare il ruolo della personalità negli stati emotivi che moderano i processi di elaborazione e percezione dei rischi e, più in particolare, gli aspetti qualitativi dei rischi, è stata condotta una ricerca che ha coinvolto 96 lavoratori appartenenti al settore dei trasporti. Metodi. La ricerca, dal disegno correlazionale, ha analizzato la personalità dei lavoratori (misurata attraverso il Big Five Questionnaire), e fattori demografici e lavorativi, aspetti qualitativi del rischio, livello di rischio percepito, ed altre variabili di interesse, misurati attraverso scale ed items costruiti ad hoc. Lo studio ha inteso verificare l’esistenza di una relazione tra percezione degli aspetti qualitativi del rischio e le seguenti variabili: (Hp1) fattori di personalità, (Hp2) variabili socio-demografiche, (Hp3) conoscenza autopercepita della normativa sulla sicurezza, (Hp4) soddisfazione, (Hp5) qualità della vita percepita. Risultati. I risultati hanno confermato l’Hp1 solo parzialmente, e non per tutte le dimensioni di rischio; inoltre, hanno confermato che l’età e l’anzianità di servizio conducano ad un effetto di “presunzione di controllo” (Hp2), mentre non sono state riscontrate differenze di genere. Le ipotesi Hp3 e Hp5 non risultano confermate, mentre la soddisfazione è risultata un buon predittore del livello globale di rischio percepito. Conclusioni. Congiuntamente, i fattori di personalità sono ottimi predittori di specifiche dimensioni qualitative del rischio, ma sarà importante verificare puntualmente il loro ruolo e contributo nei fattori emotivi che incidono sulla percezione dei rischi.
Cafagna, Dario; Barattucci, Massimiliano
(2019). Percezione dei rischi e personalità: una ricerca nel settore dei trasporti = Risk perception and personality: A study in the transportation sector [journal article - articolo]. In GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/204497
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