Simulation has always been one of the most controversial legal institutions of civil law. The choice of the legislator not to provide a definition of simulated contract – limiting itself to describe it as ineffective in relation to the parties, while providing that the same may have an effect on third parties – has created a lively debate in literature, aimed at clarifying which legal qualification shall be attributed to such ineffectiveness. The uncertainty relating to the legal nature of the simulated transaction has deeply influenced its tax treatment, especially in relation to registration tax. In fact, there are many problems linked to the registration of simulated contracts and judicial acts declaring such simulation. They focus, on the one hand, on identifying the correct discipline applicable to them and, on the other hand, on analyzing the consequences deriving from the judicial assessment of contract simulation, such as the tax refund and of the concealed transaction; all cases affected by numerous doctrinal and jurisprudential interventions, which however do not seem to have reached sufficiently shareable solutions.

La simulazione rappresenta da sempre uno degli istituti giuridici più controversi del diritto civile. La scelta del legislatore di non definire il contratto simulato, limitandosi a descriverlo come inefficace relativamente alle parti, pur prevedendo che lo stesso possa aver effetto nei confronti dei terzi, ha creato un vivace dibattito dottrinale, volto a chiarire quale qualificazione giuridica fosse da attribuire a tale inefficacia. L’incertezza relativa alla natura giuridica del negozio simulato ha influenzato profondamente il relativo trattamento fiscale, in particolare relativamente all’imposta di registro. Molteplici sono, infatti, le problematiche legate alla registrazione dei contratti simulati e degli atti giudiziali dichiarativi della simulazione. Esse si concentrano, da un lato, sull’individuazione della corretta disciplina applicabile agli stessi e, dall’altro, sull’analisi delle conseguenze derivanti dall’accertamento giudiziale della simulazione negoziale, concernenti, in particolare, il rimborso dell’imposta e la tassazione dell’atto dissimulato; tutte fattispecie interessate da numerosi interventi dottrinali e giurisprudenziali, che tuttavia non sembrano aver fornito soluzioni definitive e sufficientemente condivisibili.

(2021). Note in tema di simulazione negoziale ed imposta di registro = Remarks on cotractual simulation and registration tax [journal article - articolo]. In RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO TRIBUTARIO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/205201

Note in tema di simulazione negoziale ed imposta di registro = Remarks on cotractual simulation and registration tax

Clò, Matteo
2021-01-01

Abstract

Simulation has always been one of the most controversial legal institutions of civil law. The choice of the legislator not to provide a definition of simulated contract – limiting itself to describe it as ineffective in relation to the parties, while providing that the same may have an effect on third parties – has created a lively debate in literature, aimed at clarifying which legal qualification shall be attributed to such ineffectiveness. The uncertainty relating to the legal nature of the simulated transaction has deeply influenced its tax treatment, especially in relation to registration tax. In fact, there are many problems linked to the registration of simulated contracts and judicial acts declaring such simulation. They focus, on the one hand, on identifying the correct discipline applicable to them and, on the other hand, on analyzing the consequences deriving from the judicial assessment of contract simulation, such as the tax refund and of the concealed transaction; all cases affected by numerous doctrinal and jurisprudential interventions, which however do not seem to have reached sufficiently shareable solutions.
articolo
2021
La simulazione rappresenta da sempre uno degli istituti giuridici più controversi del diritto civile. La scelta del legislatore di non definire il contratto simulato, limitandosi a descriverlo come inefficace relativamente alle parti, pur prevedendo che lo stesso possa aver effetto nei confronti dei terzi, ha creato un vivace dibattito dottrinale, volto a chiarire quale qualificazione giuridica fosse da attribuire a tale inefficacia. L’incertezza relativa alla natura giuridica del negozio simulato ha influenzato profondamente il relativo trattamento fiscale, in particolare relativamente all’imposta di registro. Molteplici sono, infatti, le problematiche legate alla registrazione dei contratti simulati e degli atti giudiziali dichiarativi della simulazione. Esse si concentrano, da un lato, sull’individuazione della corretta disciplina applicabile agli stessi e, dall’altro, sull’analisi delle conseguenze derivanti dall’accertamento giudiziale della simulazione negoziale, concernenti, in particolare, il rimborso dell’imposta e la tassazione dell’atto dissimulato; tutte fattispecie interessate da numerosi interventi dottrinali e giurisprudenziali, che tuttavia non sembrano aver fornito soluzioni definitive e sufficientemente condivisibili.
Clo', Matteo
(2021). Note in tema di simulazione negoziale ed imposta di registro = Remarks on cotractual simulation and registration tax [journal article - articolo]. In RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO TRIBUTARIO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/205201
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