Il contributo esamina la presenza delle nove deputate del partito comunista italiano elette all’Assemblea costituente assumendo l’orizzonte disciplinare del diritto costituzionale orientato dall’analisi di genere, in una lettura che guarda alle donne comuniste in Assemblea costituente seguendo il farsi e il futuro della Costituzione repubblicana. Due coordinate inquadrano la riflessione e ne costituiscono le premesse: la democrazia progressiva (per il profondo significato dell’Assemblea Costituente per la storia del Partito Comunista Italiano e, viceversa e corrispondentemente, per il profondo contributo dato dal Partito Comunista alla costruzione della democrazia costituzionale non solo italiana) e la democrazia duale (per l’impatto della “questione di genere” nel processo di costruzione della costituzione e nella definizione dei suoi contenuti). Ripercorsi la partecipazione e i contributi delle nove costituenti comuniste ai lavori della costituente, si osserva come proprio l’appartenenza partitica abbia consentito alle costituenti comuniste di intercettare più delle democristiane la portata della questione di genere, nel quadro di un pensiero sulla fase costituente e sul ruolo della costituzione – la direzione data da Togliatti al partito – che mette al centro della politica la questione della dinamica sociale attivata entro le strutture e per il tramite delle strutture del diritto costituzionale.
(2021). Il cambio di paradigma: le deputate comuniste alla Costituente [journal article - articolo]. In DEMOCRAZIA E DIRITTO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/205698
Il cambio di paradigma: le deputate comuniste alla Costituente
Pezzini, Barbara
2021-01-01
Abstract
Il contributo esamina la presenza delle nove deputate del partito comunista italiano elette all’Assemblea costituente assumendo l’orizzonte disciplinare del diritto costituzionale orientato dall’analisi di genere, in una lettura che guarda alle donne comuniste in Assemblea costituente seguendo il farsi e il futuro della Costituzione repubblicana. Due coordinate inquadrano la riflessione e ne costituiscono le premesse: la democrazia progressiva (per il profondo significato dell’Assemblea Costituente per la storia del Partito Comunista Italiano e, viceversa e corrispondentemente, per il profondo contributo dato dal Partito Comunista alla costruzione della democrazia costituzionale non solo italiana) e la democrazia duale (per l’impatto della “questione di genere” nel processo di costruzione della costituzione e nella definizione dei suoi contenuti). Ripercorsi la partecipazione e i contributi delle nove costituenti comuniste ai lavori della costituente, si osserva come proprio l’appartenenza partitica abbia consentito alle costituenti comuniste di intercettare più delle democristiane la portata della questione di genere, nel quadro di un pensiero sulla fase costituente e sul ruolo della costituzione – la direzione data da Togliatti al partito – che mette al centro della politica la questione della dinamica sociale attivata entro le strutture e per il tramite delle strutture del diritto costituzionale.File | Dimensione del file | Formato | |
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