Non solo nella più recente raccolta Noi (Amos Edizioni, 2020), ma anche nella scrittura in versi precedente da Tennis (nEM, 2002) a L’alea (Giulio Perrone Editore, 2019) passando per Il colore oro (Le Lettere, 2007), Bianco (nottetempo, 2016), I legni (Lietocolle-Pordenonelegge, 2018) et alii, la poesia di Laura Pugno nell’arco di un trentennio (1991-2021) è caratterizzata da un’istanza poematica e si rapporta dialetticamente con intensità al lettore, invitandolo all’ascolto e alla perquisizione degli spazi. Due parole archetipiche, tra loro strettamente interconnesse, da evidenziare come costitutive del suo lavoro sono mente e paesaggio.
(2021). La poesia di Laura Pugno tra mente e paesaggio. Una lettura critica a partire da Noi . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/205966
La poesia di Laura Pugno tra mente e paesaggio. Una lettura critica a partire da Noi
Ottonello, Francesco
2021-01-01
Abstract
Non solo nella più recente raccolta Noi (Amos Edizioni, 2020), ma anche nella scrittura in versi precedente da Tennis (nEM, 2002) a L’alea (Giulio Perrone Editore, 2019) passando per Il colore oro (Le Lettere, 2007), Bianco (nottetempo, 2016), I legni (Lietocolle-Pordenonelegge, 2018) et alii, la poesia di Laura Pugno nell’arco di un trentennio (1991-2021) è caratterizzata da un’istanza poematica e si rapporta dialetticamente con intensità al lettore, invitandolo all’ascolto e alla perquisizione degli spazi. Due parole archetipiche, tra loro strettamente interconnesse, da evidenziare come costitutive del suo lavoro sono mente e paesaggio.File | Dimensione del file | Formato | |
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