Il saggio ricostruisce un episodio significativo nel dibattito politico culturale della Milano dei primissimi anni dell’Ottocento. Intorno alla pubblicazione di una antologia di poesia patriottica e “rivoluzionaria”, il Parnasso democratico, apparso con ogni probabilità negli ultimi mesi del 1801, il variegato fronte dei letterati che si muovono in un orizzonte unitario e nazionale, da Vincenzo Monti a Ugo Foscolo, da Vincenzo Lancetti a Giovanni Gherardini, stabiliscono nuove alleanze e progetti comuni. Lo stesso governo di Francesco Melzi d’Eril, uscito apparentemente rafforzato dall’assise di Lione, “tollera” e “copre” questa iniziativa editoriale, promuovendo nei fatti un accordo tra le istanze socialmente moderate del suo ministero e le diffuse aspirazioni indipendentiste di cui si fanno promotori gli ideatori del Parnasso. La crisi successiva alla repressione del cosiddetto affaire Ceroni (primi mesi del 1803) renderà non più praticabile questa alleanza, mettendo in crisi tanto il progetto di Melzi quanto le speranze di affrancamento nazionale portate avanti da molti uomini di lettere.
Il "Parnasso democratico" nella Milano di Melzi
TONGIORGI, Duccio
2005-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce un episodio significativo nel dibattito politico culturale della Milano dei primissimi anni dell’Ottocento. Intorno alla pubblicazione di una antologia di poesia patriottica e “rivoluzionaria”, il Parnasso democratico, apparso con ogni probabilità negli ultimi mesi del 1801, il variegato fronte dei letterati che si muovono in un orizzonte unitario e nazionale, da Vincenzo Monti a Ugo Foscolo, da Vincenzo Lancetti a Giovanni Gherardini, stabiliscono nuove alleanze e progetti comuni. Lo stesso governo di Francesco Melzi d’Eril, uscito apparentemente rafforzato dall’assise di Lione, “tollera” e “copre” questa iniziativa editoriale, promuovendo nei fatti un accordo tra le istanze socialmente moderate del suo ministero e le diffuse aspirazioni indipendentiste di cui si fanno promotori gli ideatori del Parnasso. La crisi successiva alla repressione del cosiddetto affaire Ceroni (primi mesi del 1803) renderà non più praticabile questa alleanza, mettendo in crisi tanto il progetto di Melzi quanto le speranze di affrancamento nazionale portate avanti da molti uomini di lettere.Pubblicazioni consigliate
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