Il prodotto si inquadra nel dibattito apertosi in Italia dopo il riconoscimento formale del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, avvenuto con la legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, che ha modificato il Titolo V della Carta fondamentale del nostro paese entrata in vigore il 1° gennaio 1948. L’Autore analizza la ricaduta che tale modifica ha avuto nei rapporti centro-periferia e, in particolare, nell’assetto del sistema educativo di istruzione e di formazione. Sono messi in evidenza alcuni elementi innovativi di particolare rilevanza: a) non è più possibile identificare la Repubblica con lo Stato; b) il Comune torna ad assumere, rispetto alla vita dei cittadini, il ruolo protagonistico avuto nella storia italiana; c) gli enti territoriali-locali favoriscono (non, possono favorire) l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e li riconoscono in quanto dotati di vita propria e non ‘secreti’ dagli enti medesimi. Nel prodotto si sottolinea, come naturale conseguenza di questo nuovo scenario, il passaggio da una società impersonale a una società di persone (non individui), basata sulla fiducia e sulla reciproca ricerca del bene comune. In sostanza, una società che crea lo Stato, e non viceversa. E’ il quadro in cui si contestualizza la riforma del sistema di istruzione e di formazione (legge 53/2003), che si qualifica non più come ‘scuola’, ma come ‘sistema educativo’, non più come ‘scuola statale’, ma come ‘sistema educativo pubblico di istruzione e di formazione’ che svolge un servizio alla persona. Tale impostazione, innanzi tutto, colloca in prospettiva diversa rispetto al passato i ruoli di Stato, Regioni, enti locali-territoriali, istituzioni scolastiche, famiglie e altre formazioni sociali e crea intersezioni fra il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale. In secondo luogo, nel sistema educativo di istruzione e di formazione, assegna centralità alla persona come studente, ma anche come docente e come genitore.
Scuola e sussidiarietà
BERTAGNA, Giuseppe
2005-01-01
Abstract
Il prodotto si inquadra nel dibattito apertosi in Italia dopo il riconoscimento formale del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, avvenuto con la legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, che ha modificato il Titolo V della Carta fondamentale del nostro paese entrata in vigore il 1° gennaio 1948. L’Autore analizza la ricaduta che tale modifica ha avuto nei rapporti centro-periferia e, in particolare, nell’assetto del sistema educativo di istruzione e di formazione. Sono messi in evidenza alcuni elementi innovativi di particolare rilevanza: a) non è più possibile identificare la Repubblica con lo Stato; b) il Comune torna ad assumere, rispetto alla vita dei cittadini, il ruolo protagonistico avuto nella storia italiana; c) gli enti territoriali-locali favoriscono (non, possono favorire) l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e li riconoscono in quanto dotati di vita propria e non ‘secreti’ dagli enti medesimi. Nel prodotto si sottolinea, come naturale conseguenza di questo nuovo scenario, il passaggio da una società impersonale a una società di persone (non individui), basata sulla fiducia e sulla reciproca ricerca del bene comune. In sostanza, una società che crea lo Stato, e non viceversa. E’ il quadro in cui si contestualizza la riforma del sistema di istruzione e di formazione (legge 53/2003), che si qualifica non più come ‘scuola’, ma come ‘sistema educativo’, non più come ‘scuola statale’, ma come ‘sistema educativo pubblico di istruzione e di formazione’ che svolge un servizio alla persona. Tale impostazione, innanzi tutto, colloca in prospettiva diversa rispetto al passato i ruoli di Stato, Regioni, enti locali-territoriali, istituzioni scolastiche, famiglie e altre formazioni sociali e crea intersezioni fra il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale. In secondo luogo, nel sistema educativo di istruzione e di formazione, assegna centralità alla persona come studente, ma anche come docente e come genitore.Pubblicazioni consigliate
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