Il presente lavoro di ricerca, realizzato nell’ambito dei Servizi per le dipendenze –insieme hanno lavorato decine di operatori di Ser.T e di Comunità della rete Cegest – è stato un percorso originale in chiave metodologica e partecipativa: ha chiamato in gioco le persone in un dialogo allagato e in un movimento di pensiero riferito alle azioni e alle prassi, ma sufficientemente creativo da non restarne rinchiuso. Sostenuto dal Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo, è stato un progetto che ha permesso d’attivare situazioni di cooperazione tra culture diverse, tra i mondi delle Comunità per tossicodipendenti e le loro forme associative e quelli dei Servizi pubblici per le dipendenze.I Servizi per le dipendenze e le storie professionali che al loro interno si dipanano possono essere preziosi luoghi di riflessività sociale: in essi prendono forma e racconto le vulnerabilità e le fragilità come le patologie di corpi e di persone, di famiglie e di contesti di vita. Dentro e intorno ad essi si intrecciano rappresentazioni del lavoro, costruzioni di conoscenze complesse, aspettative, in un pluriverso di prospettive e paradigmi.La ricerca riguardo la marginalità grave e le dipendenze pare poco praticata e sostenuta in questi anni. Eppure cercare nelle esperienze decennali consolidate dai diversi Servizi, nelle loro connessioni con lo sviluppo delle scienze e delle tecniche, come nel loro interagire con le trasformazioni delle culture e delle politiche, risulta interessante e fecondo. Clienti, bisogni e prodotti, sviluppi organizzativi nei servizi e nelle comunità; riarticolazione della delega sociale; ipotesi culturali e conoscenze scientifiche: attorno a questi temi si può muovere un sapere che ricompone attorno a prospettive antropologiche e fenomenologiche. Esplorando in profondità il vivere umano nelle dipendenze
Interagire nelle dipendenze: un percorso di ricerca e formazione
LIZZOLA, Ivo
2005-01-01
Abstract
Il presente lavoro di ricerca, realizzato nell’ambito dei Servizi per le dipendenze –insieme hanno lavorato decine di operatori di Ser.T e di Comunità della rete Cegest – è stato un percorso originale in chiave metodologica e partecipativa: ha chiamato in gioco le persone in un dialogo allagato e in un movimento di pensiero riferito alle azioni e alle prassi, ma sufficientemente creativo da non restarne rinchiuso. Sostenuto dal Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo, è stato un progetto che ha permesso d’attivare situazioni di cooperazione tra culture diverse, tra i mondi delle Comunità per tossicodipendenti e le loro forme associative e quelli dei Servizi pubblici per le dipendenze.I Servizi per le dipendenze e le storie professionali che al loro interno si dipanano possono essere preziosi luoghi di riflessività sociale: in essi prendono forma e racconto le vulnerabilità e le fragilità come le patologie di corpi e di persone, di famiglie e di contesti di vita. Dentro e intorno ad essi si intrecciano rappresentazioni del lavoro, costruzioni di conoscenze complesse, aspettative, in un pluriverso di prospettive e paradigmi.La ricerca riguardo la marginalità grave e le dipendenze pare poco praticata e sostenuta in questi anni. Eppure cercare nelle esperienze decennali consolidate dai diversi Servizi, nelle loro connessioni con lo sviluppo delle scienze e delle tecniche, come nel loro interagire con le trasformazioni delle culture e delle politiche, risulta interessante e fecondo. Clienti, bisogni e prodotti, sviluppi organizzativi nei servizi e nelle comunità; riarticolazione della delega sociale; ipotesi culturali e conoscenze scientifiche: attorno a questi temi si può muovere un sapere che ricompone attorno a prospettive antropologiche e fenomenologiche. Esplorando in profondità il vivere umano nelle dipendenzePubblicazioni consigliate
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