Constatando come l'esperienza in campo psicoanalitico si dimostri spesso fruttuosa per la creazione di romanzi gialli, l'articolo si confronta con le opere più riuscite della scrittrice e psicoterapeuta austriaca Edith Kneifl, la quale colloca al centro delle sue indagini sull'inconscio il complesso edipico e lo scavo della sfera affettiva femminile. Sull'esempio di testi come Zwischen zwei Nächten (1991), Ende der Vorstellung (1997), Allein in der Nacht (1999), si osserva che Kneifl non garantisce mai al suo lettore il trionfo del Bene sul Male, nella misura in cui i suoi personaggi tendono a sfidare la sorte con atteggiamento protervo. Le dinamiche che guidano il plot delle diverse storie suggeriscono una maggiore inclinazione della donna alla spietatezza verso i suoi simili e la traccia di un revanchismo, che potrebbe far pensare ad un vero e proprio messaggio femminista dissimulato nelle opere. L'articolo propone alcune riflessioni sulle strategie del Kriminalroman, permettendo di constatare come la Kneifl privilegi da una parte la cinematic suspense alla surprise e dall'altro, come i suoi lavori abbiano il carattere monodrammi, in cui non sono necessariamente i deboli a soccombere o i forti a prevalere e in cui il semplice tradimento delle aspettative su cui un individuo ha costruito la propria vita può diventare il primo anello di una lunga catena di violenze
Psychologie und Verbrechen in Edith Kneifls Kriminalromanen
AGAZZI, Elena
2005-01-01
Abstract
Constatando come l'esperienza in campo psicoanalitico si dimostri spesso fruttuosa per la creazione di romanzi gialli, l'articolo si confronta con le opere più riuscite della scrittrice e psicoterapeuta austriaca Edith Kneifl, la quale colloca al centro delle sue indagini sull'inconscio il complesso edipico e lo scavo della sfera affettiva femminile. Sull'esempio di testi come Zwischen zwei Nächten (1991), Ende der Vorstellung (1997), Allein in der Nacht (1999), si osserva che Kneifl non garantisce mai al suo lettore il trionfo del Bene sul Male, nella misura in cui i suoi personaggi tendono a sfidare la sorte con atteggiamento protervo. Le dinamiche che guidano il plot delle diverse storie suggeriscono una maggiore inclinazione della donna alla spietatezza verso i suoi simili e la traccia di un revanchismo, che potrebbe far pensare ad un vero e proprio messaggio femminista dissimulato nelle opere. L'articolo propone alcune riflessioni sulle strategie del Kriminalroman, permettendo di constatare come la Kneifl privilegi da una parte la cinematic suspense alla surprise e dall'altro, come i suoi lavori abbiano il carattere monodrammi, in cui non sono necessariamente i deboli a soccombere o i forti a prevalere e in cui il semplice tradimento delle aspettative su cui un individuo ha costruito la propria vita può diventare il primo anello di una lunga catena di violenzePubblicazioni consigliate
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