Nell’ultima fase della sua vita il più grande filosofo russo e padre spirituale del simbolismo di quel paese, Vladimir Solov’ev, scrisse due poesie dedicate alle campanule. Il tema, apparentemente incongruo con la statura intellettuale dell’autore, cela motivazioni che vanno ben al di là di un semplice interesse floreale e confinano con il gusto decorativo di un movimento artistico importante come l’Art Nouveau, con la Naturphilosophie dell’Ottocento tedesco, col darwinismo e con le teorie di E. Haeckel.
"Belye kolokol'ciki" Vl. Solov'eva: u istokov russkogo moderna. ("Bianche campanule" di Vl. Solov'ev: alle sorgenti del modernismo russo)
PERSI, Ugo
2005-01-01
Abstract
Nell’ultima fase della sua vita il più grande filosofo russo e padre spirituale del simbolismo di quel paese, Vladimir Solov’ev, scrisse due poesie dedicate alle campanule. Il tema, apparentemente incongruo con la statura intellettuale dell’autore, cela motivazioni che vanno ben al di là di un semplice interesse floreale e confinano con il gusto decorativo di un movimento artistico importante come l’Art Nouveau, con la Naturphilosophie dell’Ottocento tedesco, col darwinismo e con le teorie di E. Haeckel.File allegato/i alla scheda:
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