L'articolo integra in larga misura un percorso multiprospettico già avviato sull'opera di Sebald da chi scrive, in quanto esso è incentrato sull'ultima opera dello scrittore tedesco, lasciata in forma di abbozzo prima della morte. L'oggetto principale dei suoi ultimi studi era rivolto al popolo corso e alla figura di Napoleone, con la finalità di trattare il problema delle catastrofi europee legate alle guerre, la distruzione della natura nelle sue varie forme, la violenza da una parte e dall'altra il rito di sepoltura e di conservazione della memoria dei defunti, che sono centrali anche in altri scritti sebaldiani: Die Ausgewanderten, Die Ringe des Saturn, Austerlitz. L'autrice ricostruisce nel saggio le fonti letterarie e critiche che hanno consentito a Sebald di progettare un'opera più organica sul folklore corso, uscendo dalle rotte tradizionali della rilettura, mediata da strategie interstestuali, della cultura e della letteratura europee. Gli spazi della memoria, riempiti da un'intensa riflessione sul ruolo dei sommersi e dei scomparsi nelle maglie della Storia, si ripropongono in Campo Santo come luoghi di ricerca delle tradizioni popolari, valorizzando il rapporto tra comunicazione orale e scritta
Riti antichi e persistenza del passato. Il percorso interrotto nell'opera -Testamento Campo Santo di W.G. Sebald.
AGAZZI, Elena
2005-01-01
Abstract
L'articolo integra in larga misura un percorso multiprospettico già avviato sull'opera di Sebald da chi scrive, in quanto esso è incentrato sull'ultima opera dello scrittore tedesco, lasciata in forma di abbozzo prima della morte. L'oggetto principale dei suoi ultimi studi era rivolto al popolo corso e alla figura di Napoleone, con la finalità di trattare il problema delle catastrofi europee legate alle guerre, la distruzione della natura nelle sue varie forme, la violenza da una parte e dall'altra il rito di sepoltura e di conservazione della memoria dei defunti, che sono centrali anche in altri scritti sebaldiani: Die Ausgewanderten, Die Ringe des Saturn, Austerlitz. L'autrice ricostruisce nel saggio le fonti letterarie e critiche che hanno consentito a Sebald di progettare un'opera più organica sul folklore corso, uscendo dalle rotte tradizionali della rilettura, mediata da strategie interstestuali, della cultura e della letteratura europee. Gli spazi della memoria, riempiti da un'intensa riflessione sul ruolo dei sommersi e dei scomparsi nelle maglie della Storia, si ripropongono in Campo Santo come luoghi di ricerca delle tradizioni popolari, valorizzando il rapporto tra comunicazione orale e scrittaPubblicazioni consigliate
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