The body is a key player in cultural discourse (the zero point of the world) but is marginalized at scholastic level. Despite the debate about corporeal turn and the call for a somatic society, the body, at school, is confined in Physical Education (PE) classes or object of study: ultimately an absent presence whose docility is pursued. The body remains a good for consumption even after the raise of the digital control that has flanked the social control historically organized through the restriction of the spaces. Nevertheless, we will not witness a bodyless school: the pandemic has reinforced the body present presence, the sport – with distortions – and health systems need PE, a pedagogical, sustainable, culture in PE can enhance students’ autonomy. However, the simple democratization of PE leaves the body in a gilded cage. A genuine bodily democracy can be pursued focusing on well-being, referring to eudaimonia, opening to porosity thus respecting person’s minimal phenomenology.

Il corpo è un protagonista del discorso culturale (il punto zero del mondo) ma risulta marginalizzato a livello scolastico. Nonostante il dibattito sul “corporeal turn” e il richiamo alla società somatica, il corpo, a scuola, rimane confinato nelle lezioni di Educazione Fisica (EF) o oggetto di studio: in definitiva, una presenza assente di cui si persegue la docilità. Il corpo resta un bene di consumo anche dopo l’incremento del controllo digitale che ha affiancato il controllo sociale storicamente organizzato tramite la restrizione degli spazi. Nondimeno, non saremo testimoni di una scuola senza corpo: la pandemia ha rinforzato la presenza presente, i sistemi sportivi – con distorsioni – e sanitari necessitano dell’EF, una cultura pedagogica, sostenibile, dell’EF può promuovere l’autonomia degli studenti. Tuttavia, la semplice democratizzazione dell’EF fa permanere il corpo in una gabbia dorata. Una genuina democrazia corporea può essere perseguita concentrando l’attenzione sul benessere, riferendosi all’eudemonia, aprendo alla porosità e rispettando, così, le fenomenologie minime delle persone.

(2022). A Disciplinary Body is a Disciplined Body [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/209349

A Disciplinary Body is a Disciplined Body

Borgogni, Antonio;Zappettini, Cristina
2022-01-01

Abstract

The body is a key player in cultural discourse (the zero point of the world) but is marginalized at scholastic level. Despite the debate about corporeal turn and the call for a somatic society, the body, at school, is confined in Physical Education (PE) classes or object of study: ultimately an absent presence whose docility is pursued. The body remains a good for consumption even after the raise of the digital control that has flanked the social control historically organized through the restriction of the spaces. Nevertheless, we will not witness a bodyless school: the pandemic has reinforced the body present presence, the sport – with distortions – and health systems need PE, a pedagogical, sustainable, culture in PE can enhance students’ autonomy. However, the simple democratization of PE leaves the body in a gilded cage. A genuine bodily democracy can be pursued focusing on well-being, referring to eudaimonia, opening to porosity thus respecting person’s minimal phenomenology.
articolo
2022
Il corpo è un protagonista del discorso culturale (il punto zero del mondo) ma risulta marginalizzato a livello scolastico. Nonostante il dibattito sul “corporeal turn” e il richiamo alla società somatica, il corpo, a scuola, rimane confinato nelle lezioni di Educazione Fisica (EF) o oggetto di studio: in definitiva, una presenza assente di cui si persegue la docilità. Il corpo resta un bene di consumo anche dopo l’incremento del controllo digitale che ha affiancato il controllo sociale storicamente organizzato tramite la restrizione degli spazi. Nondimeno, non saremo testimoni di una scuola senza corpo: la pandemia ha rinforzato la presenza presente, i sistemi sportivi – con distorsioni – e sanitari necessitano dell’EF, una cultura pedagogica, sostenibile, dell’EF può promuovere l’autonomia degli studenti. Tuttavia, la semplice democratizzazione dell’EF fa permanere il corpo in una gabbia dorata. Una genuina democrazia corporea può essere perseguita concentrando l’attenzione sul benessere, riferendosi all’eudemonia, aprendo alla porosità e rispettando, così, le fenomenologie minime delle persone.
Borgogni, Antonio; Zappettini, Cristina
(2022). A Disciplinary Body is a Disciplined Body [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/209349
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