Unions are nowadays facing big challenges that imply the search for greater legitimacy, efficiency and effectiveness of response to the needs of the groups represented. These challenges require a rethinking of organizational models and greater transparency. The implementation of new ways of reporting activities in order to enhance organizational accountability is a possible answer. In this context, this research aims to analyze a phenomenon currently underway within the largest Italian trade union, the CGIL, which has started a project of social reporting. The study investigates the relationship that may exist between the introduction of a new organizational practice – the Social report – and change. The article focuses on factors that affect change, from an internal and external point of view, through the conceptual lenses of Archetype Theory. This theory allows to identify variables that impact on change processes and that need to be supervised, so that the new instruments introduced become part of the organization. In particular, five agencies that have adopted the social report as a tool for reporting on their activities are examined. To this end, social reports that have been published by these agencies and other relevant official documents are analyzed. Through a questionnaire prepared ad hoc, and some interviews with the actors who participated in the organizational change process, moreover, it was possible to reconstruct the social reporting process started within the CGIL. The analysis suggests that the social report may be the right tool to meet the need for greater accountability in trade unions, but only if its introduction is supported by (and the consequence of) cultural change.

Le sfide che vedono oggi coinvolti i sindacati nella ricerca di una maggiore legittimazione, efficienza ed efficacia di risposta ai bisogni dei gruppi rappresentati richiedono un ripensamento dei propri modelli organizzativi e una maggiore trasparenza. L’implementazione di nuove modalità di rendicontazione delle proprie attività al fine di accrescere l’accountability dell’organizzazione rappresenta una possibile risposta a tali criticità. In tale contesto, questa ricerca si pone l’obiettivo di analizzare un fenomeno attualmente in atto all’interno della più grande organizzazione sindacale italiana, la CGIL, ovvero l’avvio di un progetto di rendicontazione sociale. Lo studio indaga la relazione che può sussistere tra l’introduzione di una nuova pratica organizzativa – il bilancio sociale – e il cambiamento. L’analisi si focalizza sui fattori che influenzano questo cambiamento, internamente ed esternamente, adottando la lente concettuale della Teoria istituzionale dell’Archetipo. Questa teoria permette di evidenziare le variabili che impattano sui processi di cambiamento e di comprendere l’importanza di presidiare questi ultimi, affinché i nuovi strumenti introdotti diventino parte dell’organizzazione. In particolare, vengono studiati cinque enti che hanno adottato il bilancio sociale quale strumento di rendicontazione delle proprie attività. A tal fine, vengono innanzi tutto analizzati i bilanci sociali pubblicati da questi enti nonché altri documenti ufficiali ritenuti utili ai fini dello studio. Attraverso un questionario preparato ad hoc e alcune interviste agli attori organizzativi che hanno partecipato al processo di cambiamento è stato possibile, inoltre, ricostruire il processo di rendicontazione sociale avviato all’interno della CGIL. L’analisi dimostra che il bilancio sociale può essere lo strumento per rispondere al bisogno di accountability delle organizzazioni sindacali, evidenziando che la redazione di tale documento necessita di essere accompagnata da (e il frutto di) un processo di cambiamento culturale.

(2013). Il cambiamento organizzativo nei sindacati: il caso dell'adozione del bilancio sociale all'interno della CGIL [journal article - articolo]. In AZIENDA PUBBLICA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/209708

Il cambiamento organizzativo nei sindacati: il caso dell'adozione del bilancio sociale all'interno della CGIL

Barbera, Carmela
2013-01-01

Abstract

Unions are nowadays facing big challenges that imply the search for greater legitimacy, efficiency and effectiveness of response to the needs of the groups represented. These challenges require a rethinking of organizational models and greater transparency. The implementation of new ways of reporting activities in order to enhance organizational accountability is a possible answer. In this context, this research aims to analyze a phenomenon currently underway within the largest Italian trade union, the CGIL, which has started a project of social reporting. The study investigates the relationship that may exist between the introduction of a new organizational practice – the Social report – and change. The article focuses on factors that affect change, from an internal and external point of view, through the conceptual lenses of Archetype Theory. This theory allows to identify variables that impact on change processes and that need to be supervised, so that the new instruments introduced become part of the organization. In particular, five agencies that have adopted the social report as a tool for reporting on their activities are examined. To this end, social reports that have been published by these agencies and other relevant official documents are analyzed. Through a questionnaire prepared ad hoc, and some interviews with the actors who participated in the organizational change process, moreover, it was possible to reconstruct the social reporting process started within the CGIL. The analysis suggests that the social report may be the right tool to meet the need for greater accountability in trade unions, but only if its introduction is supported by (and the consequence of) cultural change.
articolo
2013
Le sfide che vedono oggi coinvolti i sindacati nella ricerca di una maggiore legittimazione, efficienza ed efficacia di risposta ai bisogni dei gruppi rappresentati richiedono un ripensamento dei propri modelli organizzativi e una maggiore trasparenza. L’implementazione di nuove modalità di rendicontazione delle proprie attività al fine di accrescere l’accountability dell’organizzazione rappresenta una possibile risposta a tali criticità. In tale contesto, questa ricerca si pone l’obiettivo di analizzare un fenomeno attualmente in atto all’interno della più grande organizzazione sindacale italiana, la CGIL, ovvero l’avvio di un progetto di rendicontazione sociale. Lo studio indaga la relazione che può sussistere tra l’introduzione di una nuova pratica organizzativa – il bilancio sociale – e il cambiamento. L’analisi si focalizza sui fattori che influenzano questo cambiamento, internamente ed esternamente, adottando la lente concettuale della Teoria istituzionale dell’Archetipo. Questa teoria permette di evidenziare le variabili che impattano sui processi di cambiamento e di comprendere l’importanza di presidiare questi ultimi, affinché i nuovi strumenti introdotti diventino parte dell’organizzazione. In particolare, vengono studiati cinque enti che hanno adottato il bilancio sociale quale strumento di rendicontazione delle proprie attività. A tal fine, vengono innanzi tutto analizzati i bilanci sociali pubblicati da questi enti nonché altri documenti ufficiali ritenuti utili ai fini dello studio. Attraverso un questionario preparato ad hoc e alcune interviste agli attori organizzativi che hanno partecipato al processo di cambiamento è stato possibile, inoltre, ricostruire il processo di rendicontazione sociale avviato all’interno della CGIL. L’analisi dimostra che il bilancio sociale può essere lo strumento per rispondere al bisogno di accountability delle organizzazioni sindacali, evidenziando che la redazione di tale documento necessita di essere accompagnata da (e il frutto di) un processo di cambiamento culturale.
Barbera, Carmela
(2013). Il cambiamento organizzativo nei sindacati: il caso dell'adozione del bilancio sociale all'interno della CGIL [journal article - articolo]. In AZIENDA PUBBLICA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/209708
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