L’autore, dopo avere analizzato le difficoltà in cui, oggi, versano l’educazione e la scuola, sostiene l’urgenza etica, sociale e pedagogica di una coerente armonizzazione della politica con la scuola. Significa creare interazioni costruttive con i principi dell’educazione e delle istituzioni scolastiche anziché sovrapporvisi, impostando un rapporto dialettico fra politica, pedagogia e scuola. Infatti, si sottolinea nel prodotto, occorre intendere la scuola non come fatto marginale e residuale della politica, mezzo di controllo sulla cosa pubblica, utilitaristicamente subordinata agli scopi dello Stato. Invece, finalità della scuola e principi della politica devono essere unitariamente volti al bene comune. Scelta, del resto, resa indifferibile dalla complessità post-moderna, che non può certamente più tollerare scollamenti fra politica e educazione, né inversioni nella axiologia dei valori, né spartizioni artificiose fra educazione e istruzione, fra istruzione e formazione, fra sapere e fare. L’analisi evidenzia come il primo risultato di tali scelte non sia altro che una esasperazione del tecnicismo e dello specialismo, a tutto discapito non solo dell’integralità dell’educazione, bensì della stessa vita e dell’etica.
(2007). Etica, politica e educazione [journal article - articolo]. In IL NODO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/21005
Etica, politica e educazione
CANNAROZZO, Gregoria
2007-01-01
Abstract
L’autore, dopo avere analizzato le difficoltà in cui, oggi, versano l’educazione e la scuola, sostiene l’urgenza etica, sociale e pedagogica di una coerente armonizzazione della politica con la scuola. Significa creare interazioni costruttive con i principi dell’educazione e delle istituzioni scolastiche anziché sovrapporvisi, impostando un rapporto dialettico fra politica, pedagogia e scuola. Infatti, si sottolinea nel prodotto, occorre intendere la scuola non come fatto marginale e residuale della politica, mezzo di controllo sulla cosa pubblica, utilitaristicamente subordinata agli scopi dello Stato. Invece, finalità della scuola e principi della politica devono essere unitariamente volti al bene comune. Scelta, del resto, resa indifferibile dalla complessità post-moderna, che non può certamente più tollerare scollamenti fra politica e educazione, né inversioni nella axiologia dei valori, né spartizioni artificiose fra educazione e istruzione, fra istruzione e formazione, fra sapere e fare. L’analisi evidenzia come il primo risultato di tali scelte non sia altro che una esasperazione del tecnicismo e dello specialismo, a tutto discapito non solo dell’integralità dell’educazione, bensì della stessa vita e dell’etica.Pubblicazioni consigliate
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