Il prodotto, dopo avere brevemente messo in rilievo l’opera e il pensiero di Mounier, sottolinea come operare per una società a misura di persona per Mounier e per noi rappresenti, oggi come ieri, la scelta decisiva, istituzionale e interistituzionale, perché l’agire pubblico non si rivolti contro l’uomo e perchè questi non sia isolato, uno in un mucchio, ma si riappropri della sua dignità, proteso verso un equilibrio uomo-società. Impegno che, per l’autore, assegna certamente ruolo e compiti specifici alla riflessione pedagogica e educativa e che intende la persona non quale astratta entità teorica, bensì come realtà vivente e incarnata, cuore della dialettica fra radicamento nella storia e trascendimento dell’esperienza. La persona, dunque, si fa portatrice di idee testimoniate e si alimenta della saggezza socratica di essere sempre a repentaglio, di stare nelle angustie della scelta e di accettare la propria imperfezione: l’essere imperfetta dà senso al suo tendere al perfezionamento personale e sociale. La conclusione a cui approda l’analisi è che l’asse orizzontale dell’essere personale (presenza attiva) trova l’equilibrio con l’asse verticale dell’essere sociale (raggiungere e condividere il bene), piattaforma per la vita. In tale ambito, per l’autore, si innesta il principio di sussidiarietà orizzontale verticalizzata in cui la persona si espande olisticamente per campi (famiglia, sistema di istruzione e di formazione, enti territoriali-locali, stato) non gerarchicamente disposti, ma poliarchicamente di subsidium l’un l’altro secondo le dinamiche della cooperazione interistituzionale. La sussidiarietà diventa fattore scatenante di una lettura dei campi di esplicazione/realizzazione della persona umana ologrammaticamente ricomposta in una vera e propria cultura di bene condiviso verso un fine comune: si costituisce l’anteriorità della persona rispetto alla società e qui, tutti, uno a uno, e non tutti in uno, come direbbe Mounier, trovano, nel responsabile agire/interagire dei diversi soggetti, unità di senso e narratività per la propria vita e per quella altrui.

Dialettica fra persona e comunità nel pensiero di Emmanuel Mounier

CANNAROZZO, Gregoria
2007-01-01

Abstract

Il prodotto, dopo avere brevemente messo in rilievo l’opera e il pensiero di Mounier, sottolinea come operare per una società a misura di persona per Mounier e per noi rappresenti, oggi come ieri, la scelta decisiva, istituzionale e interistituzionale, perché l’agire pubblico non si rivolti contro l’uomo e perchè questi non sia isolato, uno in un mucchio, ma si riappropri della sua dignità, proteso verso un equilibrio uomo-società. Impegno che, per l’autore, assegna certamente ruolo e compiti specifici alla riflessione pedagogica e educativa e che intende la persona non quale astratta entità teorica, bensì come realtà vivente e incarnata, cuore della dialettica fra radicamento nella storia e trascendimento dell’esperienza. La persona, dunque, si fa portatrice di idee testimoniate e si alimenta della saggezza socratica di essere sempre a repentaglio, di stare nelle angustie della scelta e di accettare la propria imperfezione: l’essere imperfetta dà senso al suo tendere al perfezionamento personale e sociale. La conclusione a cui approda l’analisi è che l’asse orizzontale dell’essere personale (presenza attiva) trova l’equilibrio con l’asse verticale dell’essere sociale (raggiungere e condividere il bene), piattaforma per la vita. In tale ambito, per l’autore, si innesta il principio di sussidiarietà orizzontale verticalizzata in cui la persona si espande olisticamente per campi (famiglia, sistema di istruzione e di formazione, enti territoriali-locali, stato) non gerarchicamente disposti, ma poliarchicamente di subsidium l’un l’altro secondo le dinamiche della cooperazione interistituzionale. La sussidiarietà diventa fattore scatenante di una lettura dei campi di esplicazione/realizzazione della persona umana ologrammaticamente ricomposta in una vera e propria cultura di bene condiviso verso un fine comune: si costituisce l’anteriorità della persona rispetto alla società e qui, tutti, uno a uno, e non tutti in uno, come direbbe Mounier, trovano, nel responsabile agire/interagire dei diversi soggetti, unità di senso e narratività per la propria vita e per quella altrui.
book chapter - capitolo di libro
2007
Cannarozzo, Gregoria
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