This paper is part of a group inquiry, developed in the late 90s of the 20th c., concerning the hypothesis that the true unmarked Case in Latin was Accusative rather than Nominative, and deals particularly with the ‘comparative dimension’ of that hypothesis, i.e. the syntactic situation of other italic languages. The italic evidence of the contexts where, according to the promoters of the research, the so-called default Accusative would occur is thus surveyed and, discussing its archaeological and antiquarian contexts in individual cases, the author shows that all that evidence can be traced back to ‘elliptical constructions’ (i.e. occurrences of phonologically null but syntactically active Verbs) or to other well known syntactic phenomena, suggesting that this was the situation in Latin as well. Other examples of ‘non canonical’ Accusative in italic languages are then reviewed and recognized as instances of Preposition incorporation onto Verbs of different types or as particular cases of predicative small clauses in argumental (accusatival) contexts. The paper ends by examining various examples of nominals in ‘absolute’ use and noticing that they evenly occur in Nominative, which thus proves to be the true unmarked Case, also utilized by italic languages for ‘asyntactical’ uses: the final theoretical suggestion concerning the conditions for licensing those Nominative in non structural contexts (i.e. the direct lexical insertion in an utterance ‘root’ functional structure), can also apply beyond italic languages, accounting in the first place for some particular epigraphic Latin evidence and then seeking for a more general value.

Il presente contributo si inserisce nella ricerca a più mani, sviluppata negli ultimi anni ’90 del XX sec., circa l’ipotesi che il vero Caso non-marcato del Latino fosse l’Accusativo e non il Nominativo, approfondendo in particolare la ‘dimensione comparativa’ di tale ipotesi, cioè la situazione sintattica delle altre lingue italiche. Si passano così in rassegna le attestazioni italiche dei contesti in cui, secondo i promotori della ricerca, ricorrerebbe il c.d. Accusativo di default e, discutendone caso per caso i contesti archeologici e antiquari, si mostra che esse possono venir ricondotte a ‘costruzioni ellittiche’ (cioè a occorrenze di Verbi fonologicamente nulli ma sintatticamente attivi) o ad altri fenomeni sintattici ben noti, suggerendo che tale fosse la situazione anche in Latino. Si esaminano poi varie altre attestazioni di Accusativo ‘non canonico’ nelle lingue italiche, riconoscendovi da un lato esempi di incorporazione proposizionale a basi verbali di diverso tipo, e dall’altro dei casi particolari di small clause predicativa inseriti in contesto argomentale accusativale. Il contributo termina con l’esame di vari esempi di nominali in uso ‘assoluto’, rilevando come gli stessi siano uniformemente attestati al Nominativo, che si conferma così come vero Caso non-marcato, utilizzato dalle lingue italiche anche per gli usi ‘asintattici’: la proposta teorica conclusiva, relativa alle modalità di elicitazione di tali Nominativi in contesti non strutturali (l’inserzione lessicale diretta in una struttura funzionale ‘radice’ di enunciato), si presta altresì a essere applicata anche al di là delle lingue italiche, rendendo conto in primo luogo di alcune particolari attestazioni epigrafiche latine e aspirando quindi a una validità più generale.

(2004). Nominativo e Accusativo nelle lingue dell’Italia antica diverse dal Latino [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/215

Nominativo e Accusativo nelle lingue dell’Italia antica diverse dal Latino

2004-01-01

Abstract

This paper is part of a group inquiry, developed in the late 90s of the 20th c., concerning the hypothesis that the true unmarked Case in Latin was Accusative rather than Nominative, and deals particularly with the ‘comparative dimension’ of that hypothesis, i.e. the syntactic situation of other italic languages. The italic evidence of the contexts where, according to the promoters of the research, the so-called default Accusative would occur is thus surveyed and, discussing its archaeological and antiquarian contexts in individual cases, the author shows that all that evidence can be traced back to ‘elliptical constructions’ (i.e. occurrences of phonologically null but syntactically active Verbs) or to other well known syntactic phenomena, suggesting that this was the situation in Latin as well. Other examples of ‘non canonical’ Accusative in italic languages are then reviewed and recognized as instances of Preposition incorporation onto Verbs of different types or as particular cases of predicative small clauses in argumental (accusatival) contexts. The paper ends by examining various examples of nominals in ‘absolute’ use and noticing that they evenly occur in Nominative, which thus proves to be the true unmarked Case, also utilized by italic languages for ‘asyntactical’ uses: the final theoretical suggestion concerning the conditions for licensing those Nominative in non structural contexts (i.e. the direct lexical insertion in an utterance ‘root’ functional structure), can also apply beyond italic languages, accounting in the first place for some particular epigraphic Latin evidence and then seeking for a more general value.
articolo
2004
Il presente contributo si inserisce nella ricerca a più mani, sviluppata negli ultimi anni ’90 del XX sec., circa l’ipotesi che il vero Caso non-marcato del Latino fosse l’Accusativo e non il Nominativo, approfondendo in particolare la ‘dimensione comparativa’ di tale ipotesi, cioè la situazione sintattica delle altre lingue italiche. Si passano così in rassegna le attestazioni italiche dei contesti in cui, secondo i promotori della ricerca, ricorrerebbe il c.d. Accusativo di default e, discutendone caso per caso i contesti archeologici e antiquari, si mostra che esse possono venir ricondotte a ‘costruzioni ellittiche’ (cioè a occorrenze di Verbi fonologicamente nulli ma sintatticamente attivi) o ad altri fenomeni sintattici ben noti, suggerendo che tale fosse la situazione anche in Latino. Si esaminano poi varie altre attestazioni di Accusativo ‘non canonico’ nelle lingue italiche, riconoscendovi da un lato esempi di incorporazione proposizionale a basi verbali di diverso tipo, e dall’altro dei casi particolari di small clause predicativa inseriti in contesto argomentale accusativale. Il contributo termina con l’esame di vari esempi di nominali in uso ‘assoluto’, rilevando come gli stessi siano uniformemente attestati al Nominativo, che si conferma così come vero Caso non-marcato, utilizzato dalle lingue italiche anche per gli usi ‘asintattici’: la proposta teorica conclusiva, relativa alle modalità di elicitazione di tali Nominativi in contesti non strutturali (l’inserzione lessicale diretta in una struttura funzionale ‘radice’ di enunciato), si presta altresì a essere applicata anche al di là delle lingue italiche, rendendo conto in primo luogo di alcune particolari attestazioni epigrafiche latine e aspirando quindi a una validità più generale.
Benucci, Franco
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