This paper, focused on Juan Rulfo’s Pedro Páramo (1955), is a close reading of one of the most cryptic episodes of the novel. More specifically, this article deals with the two brothers who accompany Juan Preciado to death. If, at first glance, these characters may be related to magical realism or unnatural narrative, both basically consisting in the normalization of any implausible content, a 1983 interview with Rulfo encourages more articulated considerations about the interaction between the author and the reader of Pedro Páramo. On the one hand, the explanations given by Rulfo prove to be perfectly coherent with some traits of the brothers which, without this interview, would go unno-ticed; on the other hand, it is also true that the very plot of Pedro Páramo seems to deny his intentio auctoris. Such a paradoxically unreliable –or at least dubious– interpretation makes the episode involving the brothers even more fascinating and exemplary for an already enigmatic novel.

Il contributo, incentrato su Pedro Páramo (1955) di Juan Rulfo, consiste nell’analisi ravvicinata di uno dei passaggi più ambigui del romanzo e, in particolare, di due figure: la coppia di fratelli che accompagna Juan Preciado verso la morte. Se una lettura superficiale potrebbe consegnare l’episodio al paradigma del realismo magico o a quello contiguo della narrativa innaturale, che in buona sostanza vertono su una conciliante accettazione di qualsiasi elemento inverosimile, sarà piuttosto il ricorso a un’intervista del 1983 a sollevare delle riflessioni articolate sul rapporto fra autore, opera e lettore. In effetti, da un lato le dichiarazioni di Rulfo spiegano ed esaltano certe caratteristiche dei due personaggi che, senza le prime, tenderebbero a passare in sordina, quasi inosservate; dall’altro, invece, lo stesso intreccio di Pedro Páramo sembra smentire categoricamente questa intentio auctoris. Il cortocircuito dato dall’‘inattendibilità’ del medesimo Rulfo rende ancora più inestricabile la scena esaminata, alimentando l’indeterminatezza di un testo già opaco, ermetico e reticente.

(2022). Nel limbo di Juan Rulfo: spettralità e allucinazione in Pedro Páramo [journal article - articolo]. In ANNALI DELL'ISTITUTO UNIVERSITARIO ORIENTALE DI NAPOLI. SEZIONE ROMANZA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/216008

Nel limbo di Juan Rulfo: spettralità e allucinazione in Pedro Páramo

Secomandi, Alessandro
2022-01-01

Abstract

This paper, focused on Juan Rulfo’s Pedro Páramo (1955), is a close reading of one of the most cryptic episodes of the novel. More specifically, this article deals with the two brothers who accompany Juan Preciado to death. If, at first glance, these characters may be related to magical realism or unnatural narrative, both basically consisting in the normalization of any implausible content, a 1983 interview with Rulfo encourages more articulated considerations about the interaction between the author and the reader of Pedro Páramo. On the one hand, the explanations given by Rulfo prove to be perfectly coherent with some traits of the brothers which, without this interview, would go unno-ticed; on the other hand, it is also true that the very plot of Pedro Páramo seems to deny his intentio auctoris. Such a paradoxically unreliable –or at least dubious– interpretation makes the episode involving the brothers even more fascinating and exemplary for an already enigmatic novel.
articolo
2022
Il contributo, incentrato su Pedro Páramo (1955) di Juan Rulfo, consiste nell’analisi ravvicinata di uno dei passaggi più ambigui del romanzo e, in particolare, di due figure: la coppia di fratelli che accompagna Juan Preciado verso la morte. Se una lettura superficiale potrebbe consegnare l’episodio al paradigma del realismo magico o a quello contiguo della narrativa innaturale, che in buona sostanza vertono su una conciliante accettazione di qualsiasi elemento inverosimile, sarà piuttosto il ricorso a un’intervista del 1983 a sollevare delle riflessioni articolate sul rapporto fra autore, opera e lettore. In effetti, da un lato le dichiarazioni di Rulfo spiegano ed esaltano certe caratteristiche dei due personaggi che, senza le prime, tenderebbero a passare in sordina, quasi inosservate; dall’altro, invece, lo stesso intreccio di Pedro Páramo sembra smentire categoricamente questa intentio auctoris. Il cortocircuito dato dall’‘inattendibilità’ del medesimo Rulfo rende ancora più inestricabile la scena esaminata, alimentando l’indeterminatezza di un testo già opaco, ermetico e reticente.
Secomandi, Alessandro
(2022). Nel limbo di Juan Rulfo: spettralità e allucinazione in Pedro Páramo [journal article - articolo]. In ANNALI DELL'ISTITUTO UNIVERSITARIO ORIENTALE DI NAPOLI. SEZIONE ROMANZA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/216008
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