The Italian Supreme Court sometimes performs its task improperly. Rather than focusing its efforts on providing a consistent interpretation of the law, thereby establishing how a given provision must be interpreted, it attempts to bind judges to follow certain rules — set by the Court itself — when assessing evidence. After analyzing the nature and the modus operandi of the so-called “empirical generalizations drawn from experience”, the Author criticizes their use as a tool to exercise some sort of quasi-legislative function.

Talvolta la Corte di cassazione esercita la funzione nomofilattica che le è stata attribuita in modo indebito. Non si limita ad assicurare l’uniforme interpretazione della legge, stabilendo come deve essere interpretata una disposizione, ma pretende di vincolare i giudici a seguire determinate regole — da essa stessa elaborate — per valutare le prove. L’autore, dopo aver analizzato la natura e il modo di operare delle c.d. massime di esperienza, critica il loro uso quale strumento per esercitare una sorta di funzione paralegislativa.

(2021). Le generalizzazioni come regole probatorie di matrice giurisprudenziale e come strumenti di conoscenza [journal article - articolo]. In RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/216328

Le generalizzazioni come regole probatorie di matrice giurisprudenziale e come strumenti di conoscenza

Pasta, Alessandro
2021-01-01

Abstract

The Italian Supreme Court sometimes performs its task improperly. Rather than focusing its efforts on providing a consistent interpretation of the law, thereby establishing how a given provision must be interpreted, it attempts to bind judges to follow certain rules — set by the Court itself — when assessing evidence. After analyzing the nature and the modus operandi of the so-called “empirical generalizations drawn from experience”, the Author criticizes their use as a tool to exercise some sort of quasi-legislative function.
articolo
2021
Talvolta la Corte di cassazione esercita la funzione nomofilattica che le è stata attribuita in modo indebito. Non si limita ad assicurare l’uniforme interpretazione della legge, stabilendo come deve essere interpretata una disposizione, ma pretende di vincolare i giudici a seguire determinate regole — da essa stessa elaborate — per valutare le prove. L’autore, dopo aver analizzato la natura e il modo di operare delle c.d. massime di esperienza, critica il loro uso quale strumento per esercitare una sorta di funzione paralegislativa.
Pasta, Alessandro
(2021). Le generalizzazioni come regole probatorie di matrice giurisprudenziale e come strumenti di conoscenza [journal article - articolo]. In RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/216328
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
ridpp 2021.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 397.45 kB
Formato Adobe PDF
397.45 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/216328
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact