As he expressed as early as the 1910s in the debates on how to reform the education curriculum for prospective teachers, Giovanni Modugno showed an original preference for internships as training methods for elementary school teachers. An analysis of some of his writings—published in the journals “La nostra scuola”, “La nuova scuola italiana”, “Levana”, and others—reveals that his appreciation of Lombardo Radice’s thinking in no way prevented him from exploring Friedrich Förster’s pedagogy. From Förster, Modugno derived the idea that internships can be “schools of life and action.” Because of the deep epistemological and pedagogical value of this concept, which established a new relationship between experience and life sciences, Modugno defended this idea even after Gentile’s reform of teachers’ education and during the darkest times of Fascism. His conception of teachers’ internships promoted a greater synergy between pedagogy and other disciplines, as well as the practice of reflection as a professional habit.

Fin dalle polemiche degli anni Dieci sulla riforma della scuola normale, Giovanni Modugno ebbe un’originale predilezione nei confronti del tirocinio come dispositivo formativo per la preparazione professionale dei maestri di scuola elementare. L’analisi di alcuni suoi interventi pubblicati dalle riviste “La nostra scuola”, “La nuova scuola italiana”, “Levana”, “Scuola Italiana Moderna” e il “Supplemento pedagogico” mostra che l’apprezzamento per il pensiero di Lombardo Radice non gli impedì di esplorare la pedagogia di Friedrich Förster e di far sua la proposta di un “tirocinio di vita e di azione”, pratica difesa anche dopo l’avvio dell’istituto magistrale gentiliano e negli anni più bui del fascismo, per via della sua peculiare valenza sul piano epistemologico e metodologico dovuta a un rinnovato rapporto fra esperienza e scienza della vita. Tale configurazione del tirocinio magistrale garantiva una maggiore sinergia fra pedagogia e discipline di insegnamento e un esercizio della riflessività come habitus professionale.

(2022). Giovanni Modugno e il tirocinio magistrale come “tirocinio di vita e di azione”. Un’originale proposta fra le due guerre mondiali [journal article - articolo]. In PEDAGOGIA OGGI. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/224208

Giovanni Modugno e il tirocinio magistrale come “tirocinio di vita e di azione”. Un’originale proposta fra le due guerre mondiali

Scaglia, Evelina
2022-01-01

Abstract

As he expressed as early as the 1910s in the debates on how to reform the education curriculum for prospective teachers, Giovanni Modugno showed an original preference for internships as training methods for elementary school teachers. An analysis of some of his writings—published in the journals “La nostra scuola”, “La nuova scuola italiana”, “Levana”, and others—reveals that his appreciation of Lombardo Radice’s thinking in no way prevented him from exploring Friedrich Förster’s pedagogy. From Förster, Modugno derived the idea that internships can be “schools of life and action.” Because of the deep epistemological and pedagogical value of this concept, which established a new relationship between experience and life sciences, Modugno defended this idea even after Gentile’s reform of teachers’ education and during the darkest times of Fascism. His conception of teachers’ internships promoted a greater synergy between pedagogy and other disciplines, as well as the practice of reflection as a professional habit.
articolo
2022
Fin dalle polemiche degli anni Dieci sulla riforma della scuola normale, Giovanni Modugno ebbe un’originale predilezione nei confronti del tirocinio come dispositivo formativo per la preparazione professionale dei maestri di scuola elementare. L’analisi di alcuni suoi interventi pubblicati dalle riviste “La nostra scuola”, “La nuova scuola italiana”, “Levana”, “Scuola Italiana Moderna” e il “Supplemento pedagogico” mostra che l’apprezzamento per il pensiero di Lombardo Radice non gli impedì di esplorare la pedagogia di Friedrich Förster e di far sua la proposta di un “tirocinio di vita e di azione”, pratica difesa anche dopo l’avvio dell’istituto magistrale gentiliano e negli anni più bui del fascismo, per via della sua peculiare valenza sul piano epistemologico e metodologico dovuta a un rinnovato rapporto fra esperienza e scienza della vita. Tale configurazione del tirocinio magistrale garantiva una maggiore sinergia fra pedagogia e discipline di insegnamento e un esercizio della riflessività come habitus professionale.
Scaglia, Evelina
(2022). Giovanni Modugno e il tirocinio magistrale come “tirocinio di vita e di azione”. Un’originale proposta fra le due guerre mondiali [journal article - articolo]. In PEDAGOGIA OGGI. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/224208
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