This study analyses the issue of monitoring in Italian unlisted joint stock companies, devoting mainly its attention to the modalities of entrusting the accounting auditing activity that have been renewed by the introduction of the Company Law Reform since 2004. Joint stock companies have been allowed to entrust accounting auditing optionally to an external auditor or to the board of auditors, whenever the company is unlisted or does not belong to a listed group, or is not specifically compelled by mandatory sectoral rules, or has not to draw up the consolidated balance sheet. More specifically this research tries to find out which are the determinants of the entrusting accounting auditing to the external auditor without any mandatory premise. The study intends to verify whether the choice of the external auditor may be interpreted as a better corporate governance device, identifying the determinants of this choice in comparison with the board of auditors’ one. In order to verify these assumptions the study implements two samples of unlisted joint stock companies, differently entrusting the accounting audit without mandatory premises. Successively the economic and financial features of the companies of these two samples companies, their ownership structures and fundamentals have been investigated to highlight the determinants of the choice.

Questo studio prende in esame il tema dei controlli nelle società per azioni non quotate in Italia, soffermandosi in particolare sul tema relativo alle modalità di affidamento del controllo contabile che sono state rinnovate con l’introduzione della riforma del diritto societario a partire dal 1° gennaio 2004. La riforma ha, infatti, innovato questo istituto prevedendo che ogni società per azioni affidi il controllo contabile ad un revisore esterno o facoltativamente al collegio sindacale, nel caso in cui la società non faccia ricorso ai mercati finanziari e non sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato, non appartenga a gruppi quotati in Italia o all’estero e non sia obbligata da motivi di regolamentazione settoriale. Questo studio è volto in particolare a chiarire quali siano le determinanti dell’affidamento del controllo contabile al revisore esterno ove non siano presenti presupposti normativi di carattere obbligatorio. Si vuole verificare se la scelta dell’affidamento del controllo contabile al revisore esterno possa essere letta come una scelta a favore di una migliore corporate governance e soprattutto identificare quali siano le determinanti di tale scelta rispetto a quella dell’affidamento del controllo contabile al collegio sindacale. Al fine di identificare tali motivazioni, si sono individuati due campioni di società per azioni non quotate che, all’indomani dell’introduzione della riforma del diritto societario, abbiano affidato volontariamente in modo diverso il controllo contabile e si è condotta un’indagine empirica volta a verificare quali delle grandezze economico-finanziarie, di costi per il controllo, di struttura finanziaria e proprietaria delle società risultino significative in questa scelta.

(2009). Le motivazioni dell'affidamento volontario del controllo contabile al collegio sindacale o al revisore esterno nelle società per azioni non quotate in Italia: un'indagine empirica [journal article - articolo]. In RIVISTA DELLE SOCIETA'. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/229490

Le motivazioni dell'affidamento volontario del controllo contabile al collegio sindacale o al revisore esterno nelle società per azioni non quotate in Italia: un'indagine empirica

Pellegrini, Laura;
2009-01-01

Abstract

This study analyses the issue of monitoring in Italian unlisted joint stock companies, devoting mainly its attention to the modalities of entrusting the accounting auditing activity that have been renewed by the introduction of the Company Law Reform since 2004. Joint stock companies have been allowed to entrust accounting auditing optionally to an external auditor or to the board of auditors, whenever the company is unlisted or does not belong to a listed group, or is not specifically compelled by mandatory sectoral rules, or has not to draw up the consolidated balance sheet. More specifically this research tries to find out which are the determinants of the entrusting accounting auditing to the external auditor without any mandatory premise. The study intends to verify whether the choice of the external auditor may be interpreted as a better corporate governance device, identifying the determinants of this choice in comparison with the board of auditors’ one. In order to verify these assumptions the study implements two samples of unlisted joint stock companies, differently entrusting the accounting audit without mandatory premises. Successively the economic and financial features of the companies of these two samples companies, their ownership structures and fundamentals have been investigated to highlight the determinants of the choice.
articolo
2009
Questo studio prende in esame il tema dei controlli nelle società per azioni non quotate in Italia, soffermandosi in particolare sul tema relativo alle modalità di affidamento del controllo contabile che sono state rinnovate con l’introduzione della riforma del diritto societario a partire dal 1° gennaio 2004. La riforma ha, infatti, innovato questo istituto prevedendo che ogni società per azioni affidi il controllo contabile ad un revisore esterno o facoltativamente al collegio sindacale, nel caso in cui la società non faccia ricorso ai mercati finanziari e non sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato, non appartenga a gruppi quotati in Italia o all’estero e non sia obbligata da motivi di regolamentazione settoriale. Questo studio è volto in particolare a chiarire quali siano le determinanti dell’affidamento del controllo contabile al revisore esterno ove non siano presenti presupposti normativi di carattere obbligatorio. Si vuole verificare se la scelta dell’affidamento del controllo contabile al revisore esterno possa essere letta come una scelta a favore di una migliore corporate governance e soprattutto identificare quali siano le determinanti di tale scelta rispetto a quella dell’affidamento del controllo contabile al collegio sindacale. Al fine di identificare tali motivazioni, si sono individuati due campioni di società per azioni non quotate che, all’indomani dell’introduzione della riforma del diritto societario, abbiano affidato volontariamente in modo diverso il controllo contabile e si è condotta un’indagine empirica volta a verificare quali delle grandezze economico-finanziarie, di costi per il controllo, di struttura finanziaria e proprietaria delle società risultino significative in questa scelta.
Bellavite Pellegrini, Carlo; Pellegrini, Laura; Sironi, Emiliano
(2009). Le motivazioni dell'affidamento volontario del controllo contabile al collegio sindacale o al revisore esterno nelle società per azioni non quotate in Italia: un'indagine empirica [journal article - articolo]. In RIVISTA DELLE SOCIETA'. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/229490
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