La psicologia sociale di Jean Piaget

L'articolo pone all’attenzione del lettore un Piaget, se non inedito, sicuramente ancora poco conosciuto. Lo psicologo Svizzero, partendo da riflessioni critiche sulla genesi degli specifici costrutti maturati dai bambini nei confronti dell’ “attaccamento alla patria” e dell’apertura verso lo straniero, si chiede come sia possibile nel corso dello sviluppo costruire progressive forme di identità e di reciprocità che favoriscano, in futuro, lo sviluppo di atteggiamenti connotati dall’apertura verso l’altro. Con gli studi condotti negli anni 1921 – 1925, Piaget approfondisce la questione ponendo in stretta connessione le due forme di educazione morale e intellettuale, precisando come un atteggiamento di apertura all’altro debba porre necessariamente le basi su un superamento progressivo dell’egocentrismo infantile nel corso di un graduale processo di decentrazione, anticipando così l’attuale dibattito sull’alterità.