La montagna può essere rigenerata in stretta connessione con la città, prospettando percorsi ciclopedonali dai territori urbani a quelli montani, che mettano in rete gli interventi di riuso delle aree dismesse. Infatti, nell’ultimo decennio queste ultime si sono delineate nei contesti vallivi precedentemente oggetto di processi di industrializzazione e urbanizzazione, palesando gli effetti della crisi economica del Terzo millennio. Esse, dunque, essendo principalmente distribuite lungo gli assi stradali di accesso ai territori vallivi, possono costituire nodi di interventi di rigenerazione in rete da connettere mediante percorsi di mobilità dolce. È quanto sta già avvenendo in alcuni contesti lombardi – come quello della Valle Seriana, in provincia di Bergamo – che vedono nuove piste ciclopedonali creare connessioni tra aree dismesse industriali-artigianali o demaniali, talvolta già oggetto di pratiche di riuso a funzione culturale o socioeducativa. Tale processo può essere ulteriormente consolidato per fornire adeguate risposte ai bisogni emergenti dalla crisi ambientale e pandemica contemporanea prospettando, da un lato, una progettualità di rigenerazione territoriale integrata tra città e montagna e, dall’altro, nuovi servizi di cittadinanza negli ambiti sanitario, educativo e della mobilità.
(2022). Rigenerare la montagna mediante percorsi di mobilità dolce: piste ciclopedonali per la valorizzazione delle aree dismesse nelle valli lombarde . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/233109
Rigenerare la montagna mediante percorsi di mobilità dolce: piste ciclopedonali per la valorizzazione delle aree dismesse nelle valli lombarde
Ghisalberti, Alessandra
2022-01-01
Abstract
La montagna può essere rigenerata in stretta connessione con la città, prospettando percorsi ciclopedonali dai territori urbani a quelli montani, che mettano in rete gli interventi di riuso delle aree dismesse. Infatti, nell’ultimo decennio queste ultime si sono delineate nei contesti vallivi precedentemente oggetto di processi di industrializzazione e urbanizzazione, palesando gli effetti della crisi economica del Terzo millennio. Esse, dunque, essendo principalmente distribuite lungo gli assi stradali di accesso ai territori vallivi, possono costituire nodi di interventi di rigenerazione in rete da connettere mediante percorsi di mobilità dolce. È quanto sta già avvenendo in alcuni contesti lombardi – come quello della Valle Seriana, in provincia di Bergamo – che vedono nuove piste ciclopedonali creare connessioni tra aree dismesse industriali-artigianali o demaniali, talvolta già oggetto di pratiche di riuso a funzione culturale o socioeducativa. Tale processo può essere ulteriormente consolidato per fornire adeguate risposte ai bisogni emergenti dalla crisi ambientale e pandemica contemporanea prospettando, da un lato, una progettualità di rigenerazione territoriale integrata tra città e montagna e, dall’altro, nuovi servizi di cittadinanza negli ambiti sanitario, educativo e della mobilità.File | Dimensione del file | Formato | |
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