La Valtellina, terra senza città, non è contesto di grandi cattedrali medievali o di vasti giacimenti di pergamene. Eppure è terra ricca di fonti per ricostruirne la storia durante il medioevo, purché si ricerchino nella dimensione di scala che appartiene al territorio: quella minima, minuta ma non minore. Il volume raccoglie alcuni saggi interpretativi provenienti dall’analisi di “tracce minime”, espresse nelle fonti del vivere quotidiano o in lacerti isolati, testimoni di un passato assai risalente (con riferimento sia alle fonti scritte sia a quelle materiali). Le tracce minime, sostanziali per il gruppo di ricerca del progetto “Le radici di una identità”, proiettano la fase della conoscenza e dell’interpretazione di oggi in quella della progettazione e della gestione nel futuro. Lo sguardo attento e consapevole, alimentato da conoscenze scientifiche di qualità generate da gruppi interdisciplinari, può consentire la comprensione dei valori territoriali – fuori da retorica e passatismi nostalgici –, per orientare responsabilmente i cambiamenti, per agire in modo adeguato dentro alle specificità dei luoghi, per sviluppare una sintesi efficace tra passato e futuro, tra natura e saperi, tra conoscenza e comprensione
(2022). Castello dell’Acqua: una ricerca interdisciplinare dallo studio del contesto medievale alla valorizzazione . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/233596
Castello dell’Acqua: una ricerca interdisciplinare dallo studio del contesto medievale alla valorizzazione
Rao, Riccardo;Cardaci, Alessio;Azzola, Pietro;Zoni, Federico;Sala, Francesco
2022-01-01
Abstract
La Valtellina, terra senza città, non è contesto di grandi cattedrali medievali o di vasti giacimenti di pergamene. Eppure è terra ricca di fonti per ricostruirne la storia durante il medioevo, purché si ricerchino nella dimensione di scala che appartiene al territorio: quella minima, minuta ma non minore. Il volume raccoglie alcuni saggi interpretativi provenienti dall’analisi di “tracce minime”, espresse nelle fonti del vivere quotidiano o in lacerti isolati, testimoni di un passato assai risalente (con riferimento sia alle fonti scritte sia a quelle materiali). Le tracce minime, sostanziali per il gruppo di ricerca del progetto “Le radici di una identità”, proiettano la fase della conoscenza e dell’interpretazione di oggi in quella della progettazione e della gestione nel futuro. Lo sguardo attento e consapevole, alimentato da conoscenze scientifiche di qualità generate da gruppi interdisciplinari, può consentire la comprensione dei valori territoriali – fuori da retorica e passatismi nostalgici –, per orientare responsabilmente i cambiamenti, per agire in modo adeguato dentro alle specificità dei luoghi, per sviluppare una sintesi efficace tra passato e futuro, tra natura e saperi, tra conoscenza e comprensioneFile | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
Estratto RADICI-TracceMinime 2022.pdf
accesso aperto
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione del file
3.76 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.76 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo