Nella dottrina economico aziendale italiana il capitale d’esercizio, noto anche come capitale netto di funzionamento, e il capitale economico costituiscono configurazioni di capitale dai confini nettamente distinti. Il capitale netto di funzionamento è la risultante della somma algebrica del valore attribuito agli elementi attivi e passivi dello stato patrimoniale, valore determinato in stretta connessione e in rapporto di dipendenza con la misurazione del reddito d’esercizio. Il capitale economico, invece, è il valore attribuibile al capitale proprio, procedendo da una valutazione autonoma ed unitaria del sistema aziendale in funzione del valore corrente degli elementi del patrimonio, del reddito prospettico dell’azienda o del valore attuale dei flussi di cassa attesi. Se nella dottrina economico aziendale italiana il capitale d’esercizio e il capitale economico costituiscono configurazioni di capitale dai profili nettamente distinti, nel bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali le due rappresentazioni di capitale tendono ad avvicinarsi per effetto dell’adozione di criteri di valutazione e di metodi di contabilizzazione diversi da quelli usualmente applicati dalla dottrina e dalla prassi contabile italiana. Tra questi, in particolare, vengono esaminati quelli di seguito indicati: - adozione del criterio del fair value; - largo impiego di operazioni in conto capitale; - introduzione dell’impairment test in luogo del tradizionale processo di ammortamento; - iscrizione di intangibili generati internamente.
(2009). Avvicinamento del capitale d'esercizio al capitale economico nel bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali [conference presentation - intervento a convegno]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/23577
Avvicinamento del capitale d'esercizio al capitale economico nel bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali
ROSSI, Claudia
2009-01-01
Abstract
Nella dottrina economico aziendale italiana il capitale d’esercizio, noto anche come capitale netto di funzionamento, e il capitale economico costituiscono configurazioni di capitale dai confini nettamente distinti. Il capitale netto di funzionamento è la risultante della somma algebrica del valore attribuito agli elementi attivi e passivi dello stato patrimoniale, valore determinato in stretta connessione e in rapporto di dipendenza con la misurazione del reddito d’esercizio. Il capitale economico, invece, è il valore attribuibile al capitale proprio, procedendo da una valutazione autonoma ed unitaria del sistema aziendale in funzione del valore corrente degli elementi del patrimonio, del reddito prospettico dell’azienda o del valore attuale dei flussi di cassa attesi. Se nella dottrina economico aziendale italiana il capitale d’esercizio e il capitale economico costituiscono configurazioni di capitale dai profili nettamente distinti, nel bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali le due rappresentazioni di capitale tendono ad avvicinarsi per effetto dell’adozione di criteri di valutazione e di metodi di contabilizzazione diversi da quelli usualmente applicati dalla dottrina e dalla prassi contabile italiana. Tra questi, in particolare, vengono esaminati quelli di seguito indicati: - adozione del criterio del fair value; - largo impiego di operazioni in conto capitale; - introduzione dell’impairment test in luogo del tradizionale processo di ammortamento; - iscrizione di intangibili generati internamente.Pubblicazioni consigliate
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