La decisione della Corte Suprema statunitense sull’interruzione volontaria di gravidanza e l’anticipazione al pubblico dell’esito del giudizio in conseguenza di una fuga di notizie

The study deals with the events, including journalistic ones, that led to the anticipation to the public of the draft judgment of the recent Supreme Court’s ruling on abortion, a decision that overturned precedents on the subject and in particular the famous Roe v. Wade ruling. Cases are reconstructed in which similar leaks have occurred in history, including, perhaps not coincidentally, Roe itself. The leak that preceded the publication of Dobbs v. Jackson Women’s Health is placed in the context of the strong polarisation of positions on the subject that also involved large American corporations, which recently have become the target of challenges to their political claims. The angle of investigation of the decision is that represented by the argumentative use – for the benefit of the originalist theses aimed at overcoming the precedent – of some pro-choice authors, who in the past had criticised the Supreme Court because they considered Roe’s motivations inadequate to support a principle as important as the one underlying that decision.

Lo studio ha ad oggetto le vicende, anche giornalistiche, che hanno condotto all’anticipazione al pubblico della prima stesura della recente sentenza della Corte Suprema statunitense in materia di aborto, decisione che ha rovesciato i precedenti in materia ed in particolare la celebre sentenza Roe v. Wade. Vengono ricostruiti i casi in cui nella storia si sono verificate simili fughe di notizie: tra i quali, forse non casualmente, proprio Roe. La fuga di notizie che ha anticipato la pubblicazione di Dobbs v. Jackson Women’s Health viene collocata nel contesto della forte po- larizzazione di posizioni in materia la quale ha coinvolto anche le grandi imprese americane, divenute di recente bersaglio di contestazioni relative ai loro political claims. L’angolo di indagine della decisione è quello rappresentato dall’utilizzo argomentativo – a profitto delle tesi originaliste dirette a superare il precedente – di alcuni autori pro-choice, che nel passato avevano criticato le scelte della Corte Suprema in materia, ritenendo le motivazioni di Roe inadeguate a sostenere un principio così importante come quello alla base della decisione.