L'incoronazione di Mussato nell'età di Dante: una ricognizione delle corrispondenze in versi

On the solemn anniversary of Christmas 1315, in Padua, Albertino Mussato was crowned historian and poet. The initiative had been promoted by the College of Arts of the Paduan Studium, with the support of Bishop Pagano della Torre and Rolando da Piazzola, judge of the Comune and friend of the poet. The laurel wreath, which reinstated a rite reserved for the poets of antiquity, was conferred on Mussato for two works: the tragedy Ecerinis and the monumental Historia augusta, in prose, but some of the Paduan poet’s Epistles also bear significant traces of the episode. This essay examines precisely these epistolary testimonies, trying to measure the resonance that the news of the poetic crown had among Mussato’s correspondents, i.e. in centers bordering Padua, such as Venice and Bologna, and attempting to verify whether the fame of that the event and its ideological implications could influence the contemporary bucolic correspondence between Dante and Giovanni del Virgilio.

Nella solenne ricorrenza del Natale 1315, a Padova, Albertino Mussato fu incoronato storiografo e poeta. L’iniziativa era stata promossa dal Collegio delle Arti dello Studium padovano, con l’appoggio del vescovo Pagano della Torre e di Rolando da Piazzola, giudice cittadino e amico del poeta. La corona d’alloro, che ripristinava un rito riservato ai vati dell’antichità, era conferita a Mussato per due opere: la tragedia Ecerinis e la monumentale Historia augusta, in prosa, ma anche alcune Epistole metriche del poeta padovano recano significative tracce dell’episodio. Il presente saggio prende in esame proprio queste testimonianze epistolari, provando a misurare la risonanza che la notizia della corona poetica ebbe presso i corrispondenti di Mussato, ossia in centri limitrofi a Padova, come Venezia e Bologna, e tentando di verificare se la fama di quell’evento e le sue implicazioni ideologiche poterono influenzare la coeva corrispondenza bucolica tra Dante e Giovanni del Virgilio.