The article considers the occurrences of Boethius’ Consolatio philosophiae in Guido da Pisa’s Expositiones, noting the systematic nature and the originality of the approach of the Carmelite friar to the Late Antique prosimetro as compared to other of Dante’s previous commentators. In addition to emphasizing Guido’s predilection for a boethian overview of mythological content, the author dwells on the rhetorical and stylistic use of the Late Antique source by Guido, who seems to capture remarkable macro-structural convergences between the Consolatio and the Commedia, starting from the intertextual combination proposed at Inf. II, 7-9. Part of the investigation is then directed to clarify the definition of Boethius as a lyric poet, expressed by Guido in relation to the variety of rhythms and the sweetness of sound that, in his judgment, characterize the prosimetro as well as Dante’s work. Cases also emerge in which it is shown that Guido’s reception of the Consolatio was filtered by the widespread commentary of the English Dominican Nicholas Trevet; the undoubted cultural contiguity between this work and Guido’s own exegesis are explored.

L’articolo considera le occorrenze della Consolatio philosophiae di Boezio nelle Expositiones di Guido da Pisa, rilevando il carattere sistematico e l’originalità dell’approccio del frate carmelitano al prosimetro tardoantico rispetto ai commenti danteschi precedenti. Oltre a sottolineare la predilezione guidiana per gli excursus boeziani di contenuto mito- logico, l’autore si sofferma sull’impiego retorico-stilistico della fonte tardoantica da parte di Guido, che pare cogliere notevoli convergenze macrostrutturali tra la Consolatio e la Commedia, sin dall’accostamento intertestuale proposto per Inf. II, 7-9. Parte dell’indagine è rivolta poi a precisare la definizione di Boezio come poeta lirico, che Guido formula in relazione alla varietà dei ritmi e alla dolcezza del suono che a suo giudizio contraddistin- guono tanto il prosimetro quanto l’opera dantesca. Emergono inoltre non sporadici casi nei quali è dimostrato come la ricezione guidiana della Consolatio venisse filtrata dal for- tunato commento del domenicano inglese Nicola Trevet, del quale sono tracciati i percorsi culturali e di essi l’indubbia contiguità con l’esegesi guidiana.

(2014). Guido da Pisa e la «Consolatio philosophiae» [journal article - articolo]. In L'ALIGHIERI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/240821

Guido da Pisa e la «Consolatio philosophiae»

Lombardo, Luca
2014-01-01

Abstract

The article considers the occurrences of Boethius’ Consolatio philosophiae in Guido da Pisa’s Expositiones, noting the systematic nature and the originality of the approach of the Carmelite friar to the Late Antique prosimetro as compared to other of Dante’s previous commentators. In addition to emphasizing Guido’s predilection for a boethian overview of mythological content, the author dwells on the rhetorical and stylistic use of the Late Antique source by Guido, who seems to capture remarkable macro-structural convergences between the Consolatio and the Commedia, starting from the intertextual combination proposed at Inf. II, 7-9. Part of the investigation is then directed to clarify the definition of Boethius as a lyric poet, expressed by Guido in relation to the variety of rhythms and the sweetness of sound that, in his judgment, characterize the prosimetro as well as Dante’s work. Cases also emerge in which it is shown that Guido’s reception of the Consolatio was filtered by the widespread commentary of the English Dominican Nicholas Trevet; the undoubted cultural contiguity between this work and Guido’s own exegesis are explored.
articolo
2014
L’articolo considera le occorrenze della Consolatio philosophiae di Boezio nelle Expositiones di Guido da Pisa, rilevando il carattere sistematico e l’originalità dell’approccio del frate carmelitano al prosimetro tardoantico rispetto ai commenti danteschi precedenti. Oltre a sottolineare la predilezione guidiana per gli excursus boeziani di contenuto mito- logico, l’autore si sofferma sull’impiego retorico-stilistico della fonte tardoantica da parte di Guido, che pare cogliere notevoli convergenze macrostrutturali tra la Consolatio e la Commedia, sin dall’accostamento intertestuale proposto per Inf. II, 7-9. Parte dell’indagine è rivolta poi a precisare la definizione di Boezio come poeta lirico, che Guido formula in relazione alla varietà dei ritmi e alla dolcezza del suono che a suo giudizio contraddistin- guono tanto il prosimetro quanto l’opera dantesca. Emergono inoltre non sporadici casi nei quali è dimostrato come la ricezione guidiana della Consolatio venisse filtrata dal for- tunato commento del domenicano inglese Nicola Trevet, del quale sono tracciati i percorsi culturali e di essi l’indubbia contiguità con l’esegesi guidiana.
Lombardo, Luca
(2014). Guido da Pisa e la «Consolatio philosophiae» [journal article - articolo]. In L'ALIGHIERI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/240821
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