Gli studi sulle esperienze delle donne negli organi di rappresentanza sindacale sono ancora piuttosto scarsi, come rilevato anche da alcuni autori che si riferiscono al panorama internazionale [Briskin 2011; Kirton e Healy 2013; Le Capitaine, Murray, e Lévesque 2013]. Alcuni approfondimenti realizzati in Italia sono prevalentemente fondati su metodi qualitativi, volti a raccogliere la dimensione soggettiva dell’essere una donna sindacalista, concentrandosi sulla biografia personale e lavorativa, le difficoltà della conciliazione di ruoli e tempi, l’impegno e gli ambiti della propria azione sindacale [Randino e Guadagnini 2010; Carera e Coppola 2014; Scarlatti 2016]. Questo contributo si accosta a tale patrimonio di conoscenza offrendo un profilo di natura quantitativa sulle delegate della Cisl lombarda. Sebbene l’indagine non avesse un focus specifico sul tema dell’esperienza sindacale al femminile, i dati raccolti permettono di evidenziare le caratteristiche distintive delle delegate rispetto ai propri colleghi sia dal punto di vista socio-demografico sia sotto l’aspetto partecipativo, motivazionale e formativo, giungendo a identificare il modo peculiare con cui le donne “stanno nel sindacato”. Le delegate della Cisl lombarda hanno mediamente impiegato tre anni in più dei propri colleghi per raggiungere le medesime posizioni. Quali elementi giocano un ruolo primario nell’aggravare la loro carriera?
(2018). Le donne nel sindacato: il protagonismo silenzioso . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/242329
Le donne nel sindacato: il protagonismo silenzioso
Lomazzi, Vera
2018-01-01
Abstract
Gli studi sulle esperienze delle donne negli organi di rappresentanza sindacale sono ancora piuttosto scarsi, come rilevato anche da alcuni autori che si riferiscono al panorama internazionale [Briskin 2011; Kirton e Healy 2013; Le Capitaine, Murray, e Lévesque 2013]. Alcuni approfondimenti realizzati in Italia sono prevalentemente fondati su metodi qualitativi, volti a raccogliere la dimensione soggettiva dell’essere una donna sindacalista, concentrandosi sulla biografia personale e lavorativa, le difficoltà della conciliazione di ruoli e tempi, l’impegno e gli ambiti della propria azione sindacale [Randino e Guadagnini 2010; Carera e Coppola 2014; Scarlatti 2016]. Questo contributo si accosta a tale patrimonio di conoscenza offrendo un profilo di natura quantitativa sulle delegate della Cisl lombarda. Sebbene l’indagine non avesse un focus specifico sul tema dell’esperienza sindacale al femminile, i dati raccolti permettono di evidenziare le caratteristiche distintive delle delegate rispetto ai propri colleghi sia dal punto di vista socio-demografico sia sotto l’aspetto partecipativo, motivazionale e formativo, giungendo a identificare il modo peculiare con cui le donne “stanno nel sindacato”. Le delegate della Cisl lombarda hanno mediamente impiegato tre anni in più dei propri colleghi per raggiungere le medesime posizioni. Quali elementi giocano un ruolo primario nell’aggravare la loro carriera?File | Dimensione del file | Formato | |
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