The aim of this paper is to show how personal and temporal deixis is related to linguistic politeness: in particular how, typically, a process of removal from the deictic centre produces effects of “defensive politeness”, while a process of approach to the deictic centre is used as a “supportive politeness” device. First of all, a definition is given of what is meant as “linguistic politeness”, and as “supportive” and “defensive politeness”, and then, through examples from a corpus of spoken language, I will argue that, in Italian, the speaker can use the manipulations of the deictic reference in a strategic way for purposes of politeness: for example, the use of Lei (third person singular) instead of tu (second person singular), or of the conditional instead of the simple present, increases the degree of defensive politeness of a statement or of a question, while, at the contrary, using the pronoun tu or the present instead than the past, the speaker can increase the supportive politeness effect.
Prima di tutto, si fornisce una definizione di che cosa si intende per “cortesia linguistica”, e per “cortesia supportiva” e “difensiva”, poi, tramite esempi tratti da un corpus di lingua parlata, si afferma che, in italiano, il parlante può utilizzare le manipolazioni dei riferimenti deittici in maniera strategica per scopi di cortesia: per esempio, l’uso della forma Lei (terza persona singolare) invece di tu (seconda persona singolare), o del condizionale invece dell’indicativo presente accresce il grado di cortesia difensiva di un’affermazione o di una domanda, mentre, al contrario, impiegando il pronome tu o il presente invece del passato il parlante può aumentare l’effetto di cortesia supportiva.
(2003). Deissi e cortesia in italiano [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/244
Titolo: | Deissi e cortesia in italiano | |
Titolo: | Deissi e cortesia in italiano | |
Tutti gli autori: | Scaglia, Claudia | |
Tutti gli autori: | Scaglia, Claudia | |
Data di pubblicazione: | 2003 | |
Data di pubblicazione: | 2003 | |
Tipologia specifica: | articolo | |
Abstract (eng): | The aim of this paper is to show how personal and temporal deixis is related to linguistic politeness: in particular how, typically, a process of removal from the deictic centre produces effects of “defensive politeness”, while a process of approach to the deictic centre is used as a “supportive politeness” device. First of all, a definition is given of what is meant as “linguistic politeness”, and as “supportive” and “defensive politeness”, and then, through examples from a corpus of spoken language, I will argue that, in Italian, the speaker can use the manipulations of the deictic reference in a strategic way for purposes of politeness: for example, the use of Lei (third person singular) instead of tu (second person singular), or of the conditional instead of the simple present, increases the degree of defensive politeness of a statement or of a question, while, at the contrary, using the pronoun tu or the present instead than the past, the speaker can increase the supportive politeness effect. | |
Abstract (eng): | The aim of this paper is to show how personal and temporal deixis is related to linguistic politeness: in particular how, typically, a process of removal from the deictic centre produces effects of “defensive politeness”, while a process of approach to the deictic centre is used as a “supportive politeness” device. First of all, a definition is given of what is meant as “linguistic politeness”, and as “supportive” and “defensive politeness”, and then, through examples from a corpus of spoken language, I will argue that, in Italian, the speaker can use the manipulations of the deictic reference in a strategic way for purposes of politeness: for example, the use of Lei (third person singular) instead of tu (second person singular), or of the conditional instead of the simple present, increases the degree of defensive politeness of a statement or of a question, while, at the contrary, using the pronoun tu or the present instead than the past, the speaker can increase the supportive politeness effect. | |
Abstract (ita): | Prima di tutto, si fornisce una definizione di che cosa si intende per “cortesia linguistica”, e per “cortesia supportiva” e “difensiva”, poi, tramite esempi tratti da un corpus di lingua parlata, si afferma che, in italiano, il parlante può utilizzare le manipolazioni dei riferimenti deittici in maniera strategica per scopi di cortesia: per esempio, l’uso della forma Lei (terza persona singolare) invece di tu (seconda persona singolare), o del condizionale invece dell’indicativo presente accresce il grado di cortesia difensiva di un’affermazione o di una domanda, mentre, al contrario, impiegando il pronome tu o il presente invece del passato il parlante può aumentare l’effetto di cortesia supportiva. Lo scopo di questo saggio è di dimostrare come la deissi personale e temporale sia legata alla cortesia linguistica: in particolare come, in generale, un processo di allontanamento dal centro deittico produca effetti di “cortesia difensiva”, mentre, per contro, un processo di avvicinamento al centro deittico sia usato come strategia di “cortesia supportiva”. | |
Abstract (ita): | Prima di tutto, si fornisce una definizione di che cosa si intende per “cortesia linguistica”, e per “cortesia supportiva” e “difensiva”, poi, tramite esempi tratti da un corpus di lingua parlata, si afferma che, in italiano, il parlante può utilizzare le manipolazioni dei riferimenti deittici in maniera strategica per scopi di cortesia: per esempio, l’uso della forma Lei (terza persona singolare) invece di tu (seconda persona singolare), o del condizionale invece dell’indicativo presente accresce il grado di cortesia difensiva di un’affermazione o di una domanda, mentre, al contrario, impiegando il pronome tu o il presente invece del passato il parlante può aumentare l’effetto di cortesia supportiva. Lo scopo di questo saggio è di dimostrare come la deissi personale e temporale sia legata alla cortesia linguistica: in particolare come, in generale, un processo di allontanamento dal centro deittico produca effetti di “cortesia difensiva”, mentre, per contro, un processo di avvicinamento al centro deittico sia usato come strategia di “cortesia supportiva”. | |
Rivista: | ||
Nelle collezioni: | L&F by issue - Fascicoli della rivista L&F |
File allegato/i alla scheda:
File | Descrizione | Tipologia | Licenza | |
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