Oltre il valore testimoniale e ambientale: il massiccio orobico come laboratorio di rigenerazione/integrazione territoriale

The contribution moves from the idea that the mountain, and the Lombard and Bergamo alpine mountains in its marked articulation, today can be interpreted only starting from a renewed approach that highlights its centrality, directing its path of valorization. The need to rediscover the identity of the mountain emerges strongly, starting from its historical role as a space of urbanity - a generator and not a consequence of the processes of growth and development of the centers on the valley floor and plain - and, at the same time, to look to the future by building the conditions, skills and opportunities for fertile trajectories of development.The contribution refers to some research experiences conducted by the CST "Lelio Pagani" of the Università degli Studidi Bergamo and suggests a leading role of the universities in the development of mountain territories. In this direction, the prospect of activating research and training opportunities is part of the effort to draw convincing scenarioson the key issues for the highlands: tourism demand and new models of living in the digital transition; city-mountain relationshipand a rethinking of citizenship infrastructures; governance models capable of interpreting the fertile concept of metromountains.

Il contributo muove dall’idea che la montagna, e la montagna alpina lombarda e bergamasca nella sua marcata articolazione, oggi possa essere interpretata solo a partire da un approccio rinnovato che ne ponga in evidenza la centralità, indirizzandone il percorso di valorizzazione. Emerge con forza la necessità di riscoprire l’identità della montagna a partire dal suo ruolo storico di spazio di urbanità – generatore e non conseguenza dei processi di crescita e sviluppo dei centri di fondovalle e pianura – e, al tempo stesso, di guardare al futuro costruendo le condizioni, le competenze e le opportunità per fertili traiettorie di sviluppo. Il contributo fa riferimento ad alcune esperienze di ricerca condotte dal CST “Lelio Pagani” dell’Università degli Studi di Bergamo e suggerisce un ruolo protagonista delle Università nello sviluppo dei territori montani. In questa direzione la prospettiva di attivare occasioni di ricerca e di formazione si inserisce nello sforzo di disegnare scenari convincenti sui temi chiave per le terre alte: domanda turistica e nuovi modelli dell’abitare nella transizione digitale; relazione città-montagna e un assetto da ripensare delle infrastrutture di cittadinanza; modelli di governance capaci di farsi interpretidel fertile concetto di metromontagna.